Questo pomeriggio l’oro ha rotto la barriera dei 1300$ per la prima volta in 15 mesi. Dopo essere salito a quota 198$ durante la notte, la materia prima ha continuato a brillare oltrepassando inaspettatamente il livello chiave 1300$. Durante le prime ore di trading i futures hanno toccato i 1.304,25$, guadagnando meno dell’1%, o circa 10$ l’oncia.
L’oro ha guadagnato circa il 21% dal minimo di dicembre 2015. Il metallo prezioso ha toccato il fondo nel 2001 dopo circa 20 anni di mercato ribassista, toccando nel 1980 il suo picco a 850$. Ci sono voluti otto anni per iniziare a rimbalzare, e non ha più toccato lo stesso prezzo fino al 2009. Nonostante alcuni alti e bassi, il prezzo dell’oro ha continuato la sua ascesa, e ad oggi è uno degli asset dalle performance migliori.
Gli analisti si aspettano che la Federal Reserve mantenga invariati i tassi d’interesse per i prossimi mesi, o che li aumenti ad un ritmo molto lento, mentre risulta improbabile che il Dollaro si rafforzi, almeno fino al meeting di settembre della FOMC, e questo dovrebbe dare all’oro ulteriore slancio per toccare il massimo di tutti i tempi.
I prezzi dell’oro potrebbero salire ancor di più se gli inglesi decidessero di votare per l’uscita dall’Unione Europea nel referendum del 23 giugno, e i funzionari della HSBC riportano che l’utilizzo dell’oro come assicurazione e come “bene rifugio” potrebbe essere utile contro gli effetti dell’incertezza finanziaria di una Brexit.