Mercoledì i futures del crude oil sono saliti del 3,5% durante il trading notturno, dopo che i dati ufficiali rilasciati in mattinata hanno mostrato un calo delle scorte di petrolio di 3,4 milioni di barili, e un calo della produzione di petrolio greggio a 8,8 milioni di barili al giorno, livello più basso dal quarto trimestre del 2014.
Le consegne di giugno di West Texas Intermediate (WTI) sono salite a 46,23$ a barile sulla borsa di New York, livello più alto mai toccato da novembre. I prezzi sono saliti del 76% dopo il minimo toccato a febbraio.
Le consegne di luglio per il greggio Brent sono salite a 1,64$ o del 3,6%, a quota 47,15$ a barile sull’ICE Futures Europe di Londra.
Ad ogni modo, giovedì durante le ore di trading asiatico i prezzi del greggio hanno restituito parte dei profitto. I futures del punto riferimento globale Brent hanno perso lo 0,55% scendendo a 47,34$ a barile, dopo essere saliti del 4,6% durante la notte. Il petrolio greggio statunitense ha perso lo 0,45% scendendo a 46,02$ a barile, dopo aver chiuso a +3,5% mercoledì.
Crollo Titoli Macy’s
I titoli delle vendite al dettaglio sono scesi negli USA, mercoledì, dopo che i deboli profitti di Macy’s hanno alimentato le preoccupazioni per la spesa dei consumatori. Il gigante delle vendite al dettaglio ha perso 5,61$ o il 15%, scendendo a 31,38$, la maggior perdida giornaliera dal 2008.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso 217.23 punti, o l’1,2%, scendendo a 17.711,12 punti, il peggior calo dall’11 febbraio, mentre lo S&P 500 ha perso 19.93 punti o l’1% scendendo a 2064.46 punti, e il Nasdaq Composite ha perso 49.19 punti, o l’1%, scendendo a 4760,69 punti.
Gli investitori e gli analisti speravano di vedere segnali di ripresa nella spesa dei consumatori che potessero far avanzare l’economia statunitense, ma la spesa è rallentata per tre trimestri consecutivi, e l’economia americana è cresciuta solo dello 0,5% nel primo trimestre.