Lo Yen è sceso ad un minimo di due settimane contro il Dollaro lunedì, dopo che il Ministro delle Finanze giapponese ha avvertito che Tokio è pronta ad intervenire nel mercato valutario, se necessario. Tarō Asō ha parlato di una maggior propensione al rischio dovuta alle vibrazioni positive di Wall Street, citando anche un rimbalzo nei mercati azionari europei che stava facendo scendere la domanda per i beni rifugio tradizionali come lo Yen giapponese.
Lo Yen la scorsa settimana ha toccato un picco su 18 mesi contro il Dollaro, un aumento del 15% nel corso di sei mesi, rinnovando le possibilità di un intervento da parte del primo ministro Shinzo Abe, che ha detto che il Giappone stava guardando con attenzione i movimenti dello Yen, ed era pronto ad intervenire se necessario.
Gli investitori sostengono che il coinvolgimento del governo non sia qualcosa che accadrà a breve, e credono che il parlare di un intervento era mirato a far scendere lo Yen.
Secondo Mazzen Issa, stratega FX senior per la TD Securities di New York: "Il Giappone sta alzando la voce contro il Dollaro da un mese ormai, senza però riuscire ad arginarlo. Semmai è più indicativo che i funzionari lo stiano tenendo d’occhio, ma sono minacce vuote. Direi che stanno più abbaiando che mordendo".
Tesoro USA Preoccupato
I funzionari del Tesoro statunitense sono preoccupati che un eccessivo intervento globale “unilaterale” da parte delle nazioni per indebolire le loro valute potrebbe portare ad avere economie con grandi surplus commerciali, come il Giappone, classificati come manipolatori.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito di oltre l’1% contro lo Yen per toccare il suo livello più alto dal 28 aprile, chiaramente libero del minimo della scorsa settimana di 105,52 Yen. Il Dollaro l’ultima volta era in rialzo dell’1,2% a quota 108,42 Yen.