Martedì le borse asiatiche sono salite per la prima volta in tre giorni e la Sterlina e altre valute sono salite: gli investitori hanno tratto vantaggio da prezzi più bassi per comprare asset, a seguito del voto della Gran Bretagna per un'uscita dall’Unione Europea.
La Sterlina è salita a 1,3291$ dopo esser crollata ad un minimo su trent’anni lunedì a quota 1,3122$, livello più basso dal 1985, ed ha perso l’1% contro lo Yen scendendo a 135,54 Yen, non lontana dal minimo su tre anni e mezzo toccato venerdì a quota 133,18.
L’Euro si è attestato a 82,93 centesimi di Sterlina, dopo aver toccato un picco su due anni di 83,79 per la coppia EUR/GBP lunedì. È sceso leggermente contro il Dollaro, a 1,1060$, non lontano dal minimo su tre mesi di venerdì a 1,0912$ dopo il voto britannico.
Kathy Lien, direttrice generale per la strategia di valute estere per la BK Asset Management ha dichiarato: "Nel futuro prossimo, l’avversione al rischio e l’incertezza del mercato renderanno l’Euro meno attraente per gli investitori”.
I rendimenti dei bond governativi sono scesi in territorio negativo, con rendimenti sul debito giapponese a 10 e a 20 anni che stanno toccando nuovi minimi in previsione di un’altra ondata di allentamento della politica da parte delle principali banche centrali.
Mercati europei e internazionali
Secondo i bookmakers, i mercati europei sembravano pronti a seguire al rialzo le borse asiatiche, e i futures sui titoli statunitensi sono saliti dello 0,8%, suggerendo un’apertura più forte di Wall Street dopo un brutale calo di due giorni.
L’indice MSCI Asia-Pacific che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone è salito dello 0,1%, un’inversione piccola ma notevole, che ha visto i tioli giapponesi rafforzarsi di oltre il 3% dai minimi della giornata, facendo salire gli altri mercati asiatici. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,6% durante il primo pomeriggio.
I prezzi del petrolio greggio hanno riacquistato parte delle perdite sperimentate durante la notte, dopo aver perso circa il 3% lunedì.