Lunedì i mercati asiatici sono scesi in vista dei meeting della banca centrale statunitense e giapponese questa settimana, e fra le preoccupazioni per una Brexit il 23 giugno.
I titoli azionari sono scesi su tutta la linea, con l’indice di riferimento asiatico che è sul punto di registrare il suo peggior calo da aprile. Il giapponese Nikkei 225 ha perso il 3,09%, con la nuova forza dello Yen che ha messo sotto pressione i titoli azionari e l’indice MSCI Asia-Pacific che ha perso l’1,7% scendendo a 127,91 punti alle 12:06 ora di Tokyo.
Lo Yen si è rafforzato contro il biglietto verde in vista del meeting politico di due giorni della Bank of Japan (BOJ) previsto per il 15 giugno. Lo Yen viene considerato una valuta rifugio, e le crescenti preoccupazioni per il rischio di un’uscita del Regno Unito dall’UE sembra aver guidato i fondi nella valuta.
Alle 12:44 ora di HK/SIN la coppia USD/JPY veniva scambiata a105,98, comparata con i circa 106,80 di venerdì pomeriggio, ora locale.
BOJ rimanderà modifica ai tassi
Secondo Stephen Innes, trader valutario senior per Oanda Asia Pacific: "La BOJ molto probabilmente posticiperà un taglio dei tassi, favorendo un evento congiunto al rilascio da parte del governo, del suo pacchetto di stimoli fiscali in autunno Se la BOJ rimanesse in disparte, questo rinvio farà probabilmente salire lo Yen nel breve periodo”.
Il Topix giapponese ha perso il 2,7% a causa del rafforzamento dello Yen, in corsa per la chiusura più bassa in due mesi, mentre il Kospi Sudcoreano ha perso l’1,6%. Il neozelandese S&P/NZX 50 Index è sceso dello 0,7%, mentre lo Hang Seng di Hong Kong ha registrato un -2,5%. In Australia è festivo.
Negli Stati Uniti, i futures dell’indice S&P 500 sono scesi dello 0,4% dopo aver perso lo 0,9% venerdì, con i produttori energetici alla guida del calo e registrando la sessione peggiore in cinque settimane.