Non sembra promettere bene un aumento dei tassi d’interesse statunitensi a giugno, o addirittura a luglio. Ad un pranzo per il World Affairs Council di Philadelphia, ieri, il presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha più o meno espresso le intenzioni della Fed di lasciare i tassi invariati per il momento.
Il rapporto di venerdì sull’occupazione è stato più debole di quanto ci si aspettasse, e la Yellen ha espresso preoccupazione per il recente rallentamento delle assunzioni, appena una settimana prima che il committee della Federal Reserve si riunisca a Washington.
L’economia statunitense ha creato solo 38.000 posti di lavoro a maggio, l’aumento mensile più basso dal 2010. Anche i numeri di aprile erano bassi, è salito il numero dei lavoratori part-time e molte persone hanno smesso di cercare lavoro.
All’incontro di lunedì, la Yellen si è astenuta dal fornire una pianificazione dei futuri aumenti dei tassi. Ha suggerito, ad ogni modo, che i tassi “devono salire gradualmente nel tempo” per mantenere sana l’economia.
Il Presidente Fed si è detta ottimista sull’economia, che lo scorso anno ha creato circa 2,7 milioni di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è abbastanza basso, al 4,7%, e molti dei suoi progressi durante la ripresa dalla grande recessione, sono stati positivi.
Tasso d’Interesse Australiano Stabile
In Australia, il governatore Glenn Stevens ha lasciato il tasso d’interesse invariato all’1,75%, a causa di un rallentamento della crescita economica globale, specialmente in alcuni mercati emergenti, e al continuo calo dei prezzi delle materie prime.
Gli ultimi dati suggeriscono che la crescita del paese sta continuando, con domanda interna ed esportazioni in espansione ad un ritmo pari o superiore al trend. Gli indicatori del mercato del lavoro sono risultati misti ultimamente, ma sono coerenti con una continua espansione nel settore dell’occupazione nel breve periodo, mentre l’inflazione rimane bassa. Stevens ha sottolineato che tassi d’interesse più bassi danno sostegno alla domanda interna, mentre tassi di cambio più bassi favoriscono il commercio.