Mercoledì i prezzi del petrolio greggio sono saliti, a seguito di un rapporto di Reuters in cui si riporta che durante il meeting di giovedì, il cartello di produzione di greggio delle nazioni dell’OPEC potrebbe essere preso in considerazione come il nuovo tetto per la produzione di petrolio.
I futures del West Texas Intermediate hanno in seguito perso profitti, e durante la mattinata di trading di New York erano scesi dell’1% a seguito della pubblicazione della notizia. I futures sono saliti ad un massimo di 48,89$ a barile. Anche il crude della Brent è salito per poi scendere di nuovo.
Giovedì è previsto un meeting dei ministri dell’OPEC a Vienna, e le possibilità di trovare un qualche tipo di consenso sulla riduzione della produzione di greggio sono trascurabili. Il meeting di aprile si è rivelato fallimentare quando l’Arabia Saudita ha rifiutato di accettare qualsiasi accordo senza che anche l’Iran accettasse di ridurre le sue esportazioni di greggio. Potrebbe tentare di recuperare il suo rapporto con gli altri membri dell’OPEC al meeting di giovedì (Mentre scrivo, l’Iran ha già rifiutato qualsiasi proposta di tagliare la produzione).
Dati Payroll ADP
I traders guarderanno al meeting dell’OPEC, così come ad altri mercati, in cerca di segnali sulla direzione dei mercato. Giovedì dagli Stati Uniti arriverà il rapporto payroll dell’ADP sul settore privato, e nonostante non sia sempre indicativo dei numeri reali del mercato, i traders leggeranno i dati con attenzione.
Il rapporto governativo sull’occupazione si avrà invece venerdì, e si prevedono 175.000 posti di lavoro a maggio dall’ADP e 162.000 Non-Farm Payroll dal rapporto governazito di venerdì.
Meeting BCE
A Vienna si riunirà anche la Banca Centrale Europea, e i traders sono in attesa di ascoltare i commenti del Presidente Mario Draghi nella conferenza stampa a seguire. Non ci si aspetta che la BCE prenda provvedimenti durante il meeting, ma potrebbe dare indizi su cosa farà la banca centrale, che probabilmente dipenderà dal petrolio. C’è anche la possibilità che Draghi annunci il primo aumento nelle proiezioni della BCE sull’inflazione, dal momento che il suo acquisto di bond è iniziato a marzo 2015.