Mercoledì, Theresa May è diventata il nuovo Primo Ministro d’Inghilterra, e ha promesso di portare avanti l’eredità del predecessore David Cameron di vera giustizia sociale.
Nel suo primo intervento come Capo di Stato del Regno Unito, il leader del partito conservatore ha indirizzato la maggior parte del discorso ai residenti indigenti delle varie categorie: classe operaia, donne, giovani e coloro che soffrono di problemi mentali, rassicurandoli che: “Il mio governo non sarà guidato dagli interessi e dai privilegi di pochi, ma dai vostri”.
David Cameron, che si è dimesso dopo i risultati della Brexit, ha lasciato la propria posizione al numero 10 di Downing Street augurando il meglio alla May mentre si incarica di portare il paese fuori dall’Unione Europea, processo che scoraggerebbe chiunque.
La May sembra pronta, e ha già mosso i primi passi nominando immediatamente sei membri del Gabinetto, due dei quali sono stati suoi rivali principali nella corsa per la leadership del partito conservatore (l’ex sindaco di Londra Boris Johnson e Liam Fox, rispettivamente come ministro degli esteri e per il commercio internazionale). Johnson è stato uno dei leader della campagna di abbandono dell’UE. La May ha anche nominato l’ex ministro degli esteri Philip Hammond Cancelliere dello Scacchiere, posizione che supervisiona il Tesoro britannico.
BOE Probabilmente Taglierà Tassi d’Interesse
L’annuncio politico della Bank of England è previsto per la tarda giornata di oggi (11:00 GMT) e i mercati si stanno preparando a quello che si prevede sarà un taglio del tasso d’interesse di 25 punti base, il primo taglio per il Regno Unito in sette anni.
Il 30 giugno, appena una settimana dopo il voto della Brexit, il governatore della Bank of England Mark Carney ha accennato a mutamenti politici in arrivo in un discorso a Londra, dicendo: “Le previsioni economiche si sono deteriorate ed è probabile che sarà necessario un allentamento della politica monetaria durante l’estate”. Carney ha citato l’accresciuto rischio di entrare in una nuova recessione sulla scia del voto della Brexit come fattore chiave per il taglio del tasso.