La Sterlina è salita contro il Dollaro per la prima volta in tre sessioni, ponendo fine al peggior calo di due settimane in più di sette anni, lunedì, dopo che le autorità britanniche hanno annunciato misure per mantenere a galla l’economia mentre il paese programma la propria uscita dall’Unione Europea.
Il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha già abbassato l’aliquota delle imposte sui redditi d’impresa e martedì il Governatore della Bank of England Mark Carney annuncerà altri provvedimenti. Alcuni traders dicono che la valuta britannica attualmente si trova quasi a livelli di ipervenduto, a seguito del crollo della scorsa settimana al livello più basso in più di tre decenni, e che sta per invertirsi.
Alle 13:23 ora di Tokyo la Sterlina era salita dello 0,2% a 1,3287$ nel cross con il Dollaro, dopo il crollo di due settimane del 7,6%. A giugno è stata la valuta con la performance peggiore fra le 31 valute maggiori seguite da Bloomberg. L’indice a 14 periodi della forza relativa della Sterlina era arrivato a 31,7.
Secondo Imre Speizer, stratega di mercato per la Westpac Banking Corp. di Auckland: “Il mercato dovrebbe considerare positivamente le ultime misure annunciate per stimolare l’economia britannica (imposte sui redditi d’impresa più basse e allentamento macro-prudenziale della BoE), e potrebbe favorire un parziale rimbalzo della Sterlina a breve termine. Tuttavia, alla fine ci sarà bisogno di una Sterlina più debole per favorire un riequilibrio dell’economia inglese”.
Aussie in Mutamento
Inizialmente la valuta australiana ha perso quasi lo 0,8% scendendo a 74,41 Dollari americani, dopo che le elezioni di sabato non hanno portato nessuno dei partiti principali a guadagnare abbastanza seggi da formare un governo solido, aumentando potenzialmente i rischi per il top rating AAA della nazione. La valuta si è ripresa in qualche modo per chiudere quasi invariata a 74,89 centesimi. L’indice azionario di riferimento del paese, lo S&P/ASX 200, ha guadagnato lo 0,2%.
Lunedì il prezzo dei bond australiani è sceso anche dopo il rally del mercato statunitense alla fine della settimana, portando un guadagno di 4 punti base ai rendimenti dei bond decennali che sono saliti a 1,99%, alle 14:12 ora di Sydney. Si tratta di 55 punti base in più dell’equivalente del debito statunitense.