Le borse asiatiche hanno rimbalzato dal loro giorno peggiore in seguito al voto della Brexit. Anche le borse europee sono salite ma la Sterlina ha continuato a scendere, con la Bank of England che si prevede taglierà i tassi d’interesse durante il meeting di oggi sulla politica monetaria.
Lo Stoxx Europe 600 è salito, con le azioni minerarie e del settore energetico che hanno fatto salire l’indice dal suo livello più basso dal 24 giugno, il giorno in cui i risultati del referendum hanno mostrato che la Gran Bretagna ha deciso di lasciare l’Unione Europea.
Il petrolio greggio statunitense ha esteso i profitti per la seconda sessione di seguito dopo il crollo più profondo delle scorte americane di benzina da aprile che ha allentato le preoccupazioni per un possibile eccesso di scorte. Il biglietto verde è salito prima del rilascio dei dati di venerdì sull’occupazione, e i metalli sono scesi fra le preoccupazioni per un possibile aumento delle scorte cinesi.
Alle 8:07 a Londra l’indice europeo era salito dello 0,5%, mentre l’indice MSCI Asia-Pacific ha guadagnato lo 0,6% a seguito del calo dell’1,9% dell’ultima sessione, salendo del 5,8% a luglio, e tuttavia con un calo di circa l’1% su questa settimana. Il Topix ha guadagnato lo 0,9%, con lo Yen che ha perso parte del suo recente aumento.
Economie Globali Ancora Deboli
I tentativi globali di far aumentare la fiducia nell’economia mondiale si sono mostrati inadeguati, e la leggera ripresa alla fine di Luglio si è già esaurita. I recenti stimoli monetari e fiscali del Giappone non hanno portato all’effetto voluto, e continuano le preoccupazioni che i piani non saranno sufficienti a far riprendere una crescita dei prezzi.
Ci si aspetta che la BOE tagli i tassi d’interesse di riferimento giovedì, mentre i dati no-farm payroll statunitensi di venerdì potrebbero fornire indizi sulla politica della Federal Reserve.
Secondo Sharon Zollner, economista senior per la ANZ Bank of New Zealand Ltd. di Auckland: “La realtà è che tassi d’interesse a minimi record in un contesto di crescita moderata e bassa inflazione danno supporto ad asset maggiormente redditizi, e i mercati dell’Asia-Pacific dovrebbero continuare a trarne beneficio, almeno fin quando il quadro della crescita reggerà”.