Il Dollaro è sceso da un minimo su 7 settimane contro Yen e Euro durante la sessione asiatica di trading mercoledì, in risposta ai commenti duri di martedì della Federal Reserve di New York. I mercati statunitensi maartedì hanno chiuso in perdita, mentre quelli asiatici mercoledì hanno registrato un’apertura mista. Il Dollaro è salito leggermente durante la mattinata a 100,530 Yen, salendo dopo aver toccato i 99,550 Yen, il livello più basso mai toccato dalla Brexit il 24 giugno.
Il Presidente della Fed di New York William Dudley ha dichiarato che il mercato del lavoro statunitense si sta rafforzando, mentre aumentano i segnali di una crescita dei salari, aggiungendo che: “Ci stiamo avvicinando al punto in cui sarà appropriato pensare ad un ulteriore aumento dei tassi d’interesse”. Il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart si è dichiarato d’accordo con l’opinione di Dudley, dicendo che anch’egli ritiene che stia arrivando il momento in cui sarà “appropriato” aumentare i tassi d’interesse.
Junichi Ishikawa, analista Forex per la IG Securities di Tokyo, tuttavia, ha fatto notare che questo movimento è improbabile che sia indice di un trend nel lungo periodo. “Le visioni dure dei funzionari della Fed potrebbero innescare una copertura di posizioni short sul Dollaro, e tuttavia, probabilmente non sono sufficienti a far partire un trend rialzista”.
Nei mercati delle materie prime i prezzi del greggio sono scesi ancora durante la sessione asiatica di mercoledì, dopo un aumento di quasi il 2% martedì, a seguito di un indebolimento del Dollaro. Il Brent è sceso a 48,85$ a barile, un calo dello 0,77% dopo il +1,8% registrato durante la notte. Mercoledì anche il crude oil statunitense è sceso a seguito di un aumento dell’1,8% il giorno prima, andando a toccare i 46,26$ a barile.