Le borse asiatiche sono risultate miste giovedì mattina quando i traders si sono fatti indietro, in attesa del prossimo meeting della FOMC e della decisione del Presidente della Fed Janet Yellen di aumentare i meno ulteriormente i tassi d’interesse.
Il dubbio se la Yellen approverà i commenti rialzisti fatti ultimamente da altri funzionari della banca centrale ha provocato un calo nei mercati asiatici, scesi dal loro livello più alto in un anno. Le speculazioni che verrà introdotto un altro aumento a dicembre ha reso nervosi gli investitori.
Secondo James Woods, stratega per la Rivkin Securities di Sydney: “I mercati globali si sono rafforzati nelle ultime sette settimane, ma quei profitti hanno iniziato a sembrare sempre più negativi nelle ultime tre. Certamente andremo incontro ad un pullback. Tuttavia, non mi aspetto che il calo sia così ampio”.
In Australia, l’ASX 200 è rimasto praticamente invariato a 5.557,50 punti, recuperando gran parte delle perdite di quasi lo 0,3% registrate durante la mattinata. Il Nikkei 225 giapponese ha perso lo 0,26%, mentre al di là dello Stretto di Corea il Kospi è rimasto piatto a 2.044,24 punti. Anche ad Hong Kong lo Hang Seng è rimasto piatto a 22.814,55 punti.
Alle 9:09 ora di Tokio l’indice MSCI Asia-Pacific aveva perso lo 0,2% a 138,72 punti. Il Topix è sceso dello 0,2% con lo Yen che veniva scambiato a 100,56 per Dollaro. I mercati cinesi sono scesi, con lo Shanghai composite che ha perso lo 0,74% e lo Shenzhen composite che è sceso dello 0,97%.
Calo Mercati Asiatici
I principali indici statunitensi hanno chiuso al ribasso mercoledì, con lo S&P 500 che ha perso 11,46 punti (-0,52%) scendendo a 2.175,44 punti. Il Dow Jones industrial average ha perso 65,82 punti, (-0,35%) scendendo a 18.481,48 punti, mentre il Nasdaq compositeè sceso di 42,38 punti, o dello 0,81%, a quota 5.217,69 punti.
Le compagnie energetiche hanno capitolato dopo un rapporto governativo che ha mostrato un inaspettato aumento delle scorte di petrolio greggio la scorsa settimana.