La banca centrale neozelandese ha tagliato il tasso d’interesse ufficiale di 25 punti base portandolo ad un minimo record del 2,00%, e ha indicato la probabilità di ulteriori riduzioni.
Il movimento è stato in linea con le aspettative, a seguito di un aggiornamento economico a luglio della Federal Reserve che ha citato un rallentamento dell’andamento della crescita globale nonostante il supporto dato da “livelli di stimoli monetari senza precedenti”.
Secondo il Governatore della Reserve Bank of New Zealand Graeme Wheeler: "Le nostre attuali proiezioni e presupposti indicano che ci sarà bisogno di ulteriore allentamento della politica monetaria per far sì che l’inflazione si avvicini al centro dell’intervallo di target”.
Necessari Ulteriori Tagli
Oltre ai tagli di oggi, gli economisti ritengono che la Reserve Bank dovrà impegnarsi a continuare a tagliare i tassi, se vuole tentare di far salire i prezzi dell’inflazione dei prezzi al consumo e domare un forte Dollaro neozelandese. Il Kiwi è stato una preoccupazione costante per la banca centrale, con un indice ponderato su base commerciale che è significativamente superiore a quanto riportato nella dichiarazione di giugno sulla politica monetaria. L’elevato tasso di cambio sta aggiungendo ulteriore pressione ai settori import e export, che assieme alla bassa inflazione mondiale sta creando inflazione negativa in questi settori.
Il basso tasso d’inflazione è un altro problema chiave per la banca centrale, che sta lavorando per mantenere l’inflazione in un intervallo compreso fra l’1 e il 3%. Ad appena lo 0,4%, l’inflazione annuale è attualmente ben lontana da quell’intervallo. Wheeler ha dichiarato giovedì di prevedere che l’inflazione dei prezzi al consumo annuale si indebolirà nel trimestre di settembre, ma che salirà in quello di dicembre.