Il trading nel mercato azionario australiano ha subìto una battuta d'arresto lunedì pomeriggio, e l’Australian Securities Exchange (ASX) non ha fornito indicazioni sulle tempistiche di ripresa degli scambi. Il cambio ha avuto un ritardo anche alla partenza, dovuto a problemi tecnici che si è detto siano stati causati da un componente che permette all’ASX di gestire titoli individuali. La battuta d’arresto è arrivata sulla scia di una giornata di trading positiva in Asia, che si pensa sia stata favorita da un aumento dei prezzi del greggio, per via delle voci su un accordo dell’OPEC e sulle lotte che sono state riportate nei porti libici di petrolio. I traders rimangono cautamente ottimisti mentre attendono le decisioni per la politica, previste per la fine di questa settimana sia per la Federal Reserve statunitense che per la Bank of Japan. Un rapporto dagli USA dull’inflazione dei prezzi al consumo, venerdì, ha ridotto i timori di un aumento dei tassi a settembre da parte della Fed, e fatto salire ampiamente il Dollaro.
Aspettative in Asia
Gli analisti sono in attesa dell’annuncio sul quantitative easing da parte della Bank of Japan mercoledì, sebbene l’attuale piano politico non sia ancora stato annunciato. Il Dollaro ha toccato i 102,08 Yen durante la sessione asiatica di lunedì, che ha cancellato parte dei profitti di venerdì come risultato di numeri sull’inflazione che sono stati rilasciati durante la sessione asiatica di venerdì. I mercati giapponesi oggi sono chiusi per festa nazionale.
L’Euro lunedì veniva scambiato a 1.1164$, appena al di sopra del minimo su 10 giorni, mentre la Sterlina inglese è salita appena al di sopra del minimo su 30 giorni a quota 1,3033$ dopo che il primo ministro Theresa May ha annunciato che i piani per la Brexit potranno iniziare già da gennaio o febbraio 2017.