Mercoledì pomeriggio e giovedì mattina le borse di tutto il mondo sono salite, dopo che la Federal Reserve Open Market Committee (FOMC) ieri ha mantenuto inalterati i tassi d’interesse statunitensi. Sebbene la FOMC abbia espresso la propria fiducia nella crescita economica, non lo è stata a sufficienza da fare una mossa del genere già da questo mese. Hanno anche abbassato le aspettative per i futuri aumenti dei tassi d’interesse, portandole a solo due aumenti annuali nei prossimi due anni. Il meeting di mercoledì ha mantenuto i tassi dallo 0,50 allo 0,25%, sebbene tre funzionari su 10 abbiano espresso un voto a favore di un aumento di un quarto di punto percentuale.
Nel discorso a seguito dei due giorni di meeting politico, il Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha parlato di alcuni rischi economici che vede profilarsi, come il rischio di una tendenza al ribasso nel mercato del lavoro, e l’inflazione, che continua a rimanere al di sotto del target del 2% della Fed.
Anche la Reserve Bank of New Zealand ha votato per mantenere stabili i tassi d’interesse all’attuale 2,00%, ma tiene la porta aperta per un allentamento in futuro.
La Risposta dei Mercati Valutari
A seguito dell’annuncio della Fed, il Dollaro ha perso contro i suoi principali partner di trading, con l’indice del Dollaro che è sceso a 95,426. Lo Yen è salito contro il Dollaro verde andando a toccare un picco di 102,78 prima di scendere a 100,19 durante la sessione asiatica di giovedì.
Il Dollaro australiano è salito dello 0,13% a 0,7633$, un aumento che potrebbe essere attribuito più all’aumento dei prezzi del petrolio greggio che all’annuncio della Fed. L’aumento dei prezzi del petrolio è seguito a un calo delle scorte di petrolio dagli Stati Uniti. Il petrolio greggio è salito del 2,9% durante la sessione americana di mercoledì e di un ulteriore 1,08% durante la sessione asiatica di giovedì, a 45,83$ a barile. Il punto di riferimento mondiale, il Brent, ha seguito una traiettoria simile guadagnando il 2% durante la notte e un ulteriore 1,09% giovedì, arrivando a 47,34$ a barile.
Dopo la decisione della RBNZ il Dollaro neozelandese è sceso ad un minimo di 0,7319$, in perdita rispetto allo 0,7367$ di prima dell’annuncio.