Il trading frenetico che ha seguito gli annunci della Fed e della BoJ la scorsa settimana si è tranquillizzato, mentre i mercati asiatici sono scesi durante la sessione di lunedì sulla scia della sessione negativa di venerdì. Questa settimana il trading probabilmente sarà volatile per via dei numerosi eventi in programma, incluso il primo dibattito presidenziale fra Donald Trump e Hillary Clinton, così come un meeting dei produttori dell’OPEC. Inoltre, mercoledì il presidente della Fed Janet Yellen testimonierà di fronte al House Financial Services Committee.
“Una performance “buona” di Trump potrebbe produrre un rally per beni rifugio, bond governativi e Yen giapponese, oro e bund tedeschi, e questa ulteriore compressione dei rendimenti potrebbe invece dare supporto agli asset più “rischiosi” come mercati emergenti, bond ad alto rendimento e titoli azionari statunitensi” ha detto Angus Nicholson, analista di mercato per l’agenzia d’intermediazione IG, in una nota ai clienti della società. Tuttavia, dal momento che questo è il primo di una lunga serie di dibattiti presidenziali, gli scettici temono che questo non farà muovere il mercato come previsto. Gli ultimi sondaggi mostrano che a sole sei settimane dalle elezioni quasi il 20% degli elettori americani è ancora indeciso, in aumento rispetto al 12% registrato in questo stesso momento alle ultime elezioni presidenziali.
I mercati asiatici sono scesi lunedì, con lo Hang Seng di Hong Kong che ha perso lo 0,79$, il Kospi lo 0,24% e il Nikkei 225 giapponese ha perso lo 0,84%. In Australia, lo ASX 200 era a -0,26%. Lo Yen veniva scambiato a 100,95 contro il Dollaro durante la sessione di lunedì, in calo rispetto al 102,40 a seguito dell’annuncio della BoJ la scorsa settimana. Il DOllaro australiano è sceso a 0,7610$.
Prezzi Greggio Oscillano nell’altra Direzione
Sebbene venerdì i prezzi dell’oro siano scesi del 4% lunedì hanno rimbalzato, dopo che il Ministro dell’energia algerino ha lasciato intendere che durante il meeting in previsione per questa settimana c’è la possibilità di vedere dei tagli alla produzione. Anche un calo del Dollaro ha dato supporto i prezzi del greggio.
I futures della Brent sono saliti a 46,28$ a barile, in aumento di 39 centesimi, mentre i prezzi del petrolio greggio WTI hanno guadagnato 32 centesimi chiudendo a 44,80% a barile. I traders non sono ottimisti che il meeting di questa settimana porterà a delineare una politica realistica, ma il ministro dell’energia algerino Noureddine Bouterfa domenica ha dichiarato che: “Non torneremo dal meeting a mani vuote”. Quest’opinione, sola, è sufficiente a mantenere i traders interessati e speranzosi che si possa ancora trovare un accordo.