Il Dollaro statunitense è sceso da un massimo su 2 mesi e mezzo dopo che i deboli dati commerciali cinesi hanno confermato che le importazioni dagli Stati Uniti sono tornate in territorio negativo, e che le esportazioni sono scese del 10%a settembre rispetto ai dati sulle esportazioni dello scorso anno. Mentre aumentavano le preoccupazioni per la Cina, seconda maggiore economia al mondo, il Dollaro è sceso ad un minimo di 103,55 Yen giovedì, perdendo un 1% pieno rispetto al massimo del giorno di 104,635.
La Sterlina è tornata al suo recente trend ribassista giovedì, scendendo dello 0,2% a quota 1,2183$, dopo aver guadagnato lo 0,7% mercoledì. Anche l’Euro è sceso giovedì, a 1,1024$, un leggero aumento dai minimi su quasi 3 mesi toccati durante la sessione precedente.
Gli analisti hanno iniziato a speculare sul fatto che nel prossimo futuro dati deboli dalla Cina potrebbero portare ad una politica più debole per la valuta, e che potrebbe ripercuotersi sulla deflazione nel resto della regione. Se questa teoria fosse vera, i traders si aspettano più movimento per lo Yen e per altri beni rifugio nelle prossime settimane.
Nel frattempo, in Giappone, Reuters ha citato fonti che riportano che probabilmente il prossimo anno nella sua revisione trimestrale, la Bank of Japan taglierà le previsioni sull’inflazione fiscale, anche se non si aspettano un allentamento dalla banca centrale nel prossimo futuro, con il quadro politico che è migliorato solo un mese fa. Sebbene il mese prossimo in Giappone ci sarà una revisione dei tassi della durata di due giorni, il Governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato di non aspettarsi che verranno applicate misure di stimolo a meno che i prezzi dello Yen non si impennino improvvisamente, e in una maniera che potrebbe minacciare la ripresa della valuta.
Yukata Harada, membro della BOJ, mercoledì ha dichiarato ai giornalisti che l’inflazione al consumo non sta accelerando con la velocità che ci si aspettava, dunque prevede che la BoJ ridurrà le proprie previsioni di prezzo durante il suo rapporto trimestrale il 1 novembre.