Il Peso messicano, indicatore non ufficiale delle aspettative per le elezioni negli Stati Uniti, ha continuato a rafforzarsi sulla scia del dibattito presidenziale di mercoledì notte. Il Peso è salito dello 0,2% per la giornata, arrivando a 18,4760, e prima del dibattito è arrivato a toccare un massimo di 18,44. Le altre valute principali hanno reagito poco al dibattito, e i mercati si sono mossi poco sia durante la sessione pomeridiana di mercoledì che durante la prima parte della sessione di trading mattutina di giovedì, probabilmente perché dagli ultimi sondaggi Hillary Clinton risulta in vantaggio, principalmente a causa sella natura volatile di Trump e dei suoi commenti negativi contro le donne.
L’Euro è sceso a 1.0969$ (-0,1%) giovedì prima del meeting di oggi della BCE, vicino a un minimo su tre mesi a quota 1,0955$, registrato dalla coppia durante la sessione di mercoledì. La Sterlina è rimasta stabile a 1,2281$, sebbene i traders si aspettano della possibile volatilità dopo il meeting di oggi della BCE, che sarà il primo al quale prenderà parte il Primo ministro britannico Theresa May dopo il referendum della Brexit.
Giovedì il Dollaro australiano ha toccato un picco su due mesi a quota 0,7735$ prima di perdere un totale dello 0,6% e scendere a 0,7679$, dopo che il rapporto sull’occupazione ha mostrato un calo, già previsto, nel livello di occupazione per il mese di settembre, che aumenta il rischio di un taglio dei tassi d’interesse in futuro.
Fluttuazioni Greggio
I prezzi del petrolio sono scesi leggermente durante la sessione asiatica di giovedì dopo essere saliti durante la sessione statunitense di mercoledì. Alle 11:44 ora di HK/SIN il Brent veniva scambiato a 52,58$ a barile, in perdita dello 0,17% dopo un aumento dell’1,9% durante la notte. I futures del crude oil statunitense sono scesi a 51,42$ a barile a seguito di un aumento del 2,6% durante la sessione statunitense di venerdì. I dati dalla Energy Information Administration hanno mostrato che le scorte di greggio sono diminuite di 5,2 milioni di barili la scorsa settimana, contrastando le aspettative di un aumento di 2,7 milioni di barili, secondo Reuters. Gli analisti si aspettano il calo di giovedì dei prezzi sia stato il risultato del profit-taking piuttosto che di un cambiamento del sentimento, e che l’umore generale del mercato rimane fiducioso.