I prezzi del greggio sono saliti leggermente durante la sessione asiatica di trading di mercoledì a seguito della perdita del 4% durante la notte provocata dai timori che il meeting di oggi dell’OPEC a Vienna potrebbe non portare soluzioni percorribili per il taglio alla produzione. Il Brent è salito di 0,37 durante la la sessione asiatica di trading di mercoledì per essere scambiato a 46,55$, mentre i futures del crude oil statunitense venivano scambiati a 45,51$, lo 0,62% in più rispetto ai minimi di martedì. È probabile che i prezzi scendano ulteriormente se l’OPEC oggi non riuscirà a raggiungere un accordo. Gli scettici sono preoccupati che pur raggiungendo un accordo, gli stati membri probabilmente non rispetteranno le restrizioni imposte.
"Il peso di qualsiasi taglio certamente cadrà sulle spalle sia dell’Arabia (Saudita) che degli altri paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo”, ha riportato Jeffrey Halley, analista senior di mercato per OANDA. Ad ogni modo, Reuters riporta che Iran e Iraq oppongono maggior resistenza ai tagli e sono i paesi le cui opposizioni potrebbero mandare a monte l’accordo sul quale i membri hanno lavorato duramente, rispetto all’accordo preliminare bloccato ad Algeri a settembre. In origine l’OPEC disse che avrebbe dispensato Iran, Libia e Nigeria dal taglio alla produzione, visto che questi paesi erano già in difficoltà con le sanzioni. Nel frattempo, l’Iraq ha dichiarato che non dovrebbe essere richiesto un taglio alla produzione, perché il paese sta facendo affidamento sulle sue vendite di petrolio greggio per finanziarsi contro la lotta all’ISIS.
I Mercati Più Ampi
I continui profitti di Wall Street martedì si sono trasformati in profitto mercoledì durante la sessione asiatica, mentre i mercati asiatici hanno toccato massimi su tre settimane. Il Kospi sudcoreano ha guadagnato lo 0,4%, mentre il giapponese Nikkei è salito dello 0,1% mercoledì. Lo Yen ha continuato ad indebolirsi contro il Dollaro, scendendo a 112,56 Yen. Il biglietto verde ha guadagnato il 7% sullo Yen dalla vittoria presidenziale di Trump in apertura di mese. Lo Yuan cinese ha esteso il proprio rally per essere scambiato a 6,8829.