La solida performance nei mercati azionari statunitensi durante la giornata e la nottata di lunedì ha aiutato martedì i titoli asiatici nel salire a massimi su una settimana. L'indice MSCI che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone è salito dell'1,3%, e anche i titoli australiani hanno registrato un +1,3%. La borsa di Hong Kong ha guadagnato a sua volta l'1,3%, mentre i titoli coreani hanno guadagnato lo 0,9%. Anche i titoli giapponesi hanno chiuso in aumento e per la quinta giornata consecutiva, nonostante il terremoto che ha scosso il paese in mattinata. Anche le borse europee hanno aperto in positivo.
Salgono i Prezzi del Greggio
Durante la sessione asiatica di trading di martedì il WTI è salito dell'1,4% a 48,93$ a barile, poiché aumentano le aspettative per un taglio alla produzione in previsione del meeting dell'OPEC della prossima settimana. I prezzi del Greggio hanno toccato un massimo su tre settimane lunedì, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha confermato le proprie speranze per il meeting dell'OPEC. I futures del crude oil della Brent sono saliti dell'1,5% toccando i 49,58$ a barile dopo aver toccato brevemente i 50$ a barile.
Fluttuazioni Mercato Valutario
Sebbene rimanga in aumento di quasi il 5% dalla vittoria di Trump alle presidenziali, il Dollaro si è leggermente consolidato martedì. Un nuovo rapporto dalla Credit Suisse ha rivelato che la Gran Bretagna varrà 1,5 mila miliardi di Dollari dopo la Brexit, dopo che la Sterlina ha perso circa il 16% del valore del suo valore. Si prevede che sia il trading sulle valute che quello azionario rimarranno relativamente ristretti durante il fne settimana, poiché la festa dei lavoratori in Giappone mercoledì terrà i mercati chiusi, e lo stesso farà il giorno del ringraziamento negli Stati Uniti giovedì. I traders rimangono in disparte anche in attesa della prossima mossa di Donald Trump. Il neo presidente ha infatti già annunciato che durante il suo primo giorno in carica ritirerà gli Stati Uniti dal Partenariato Trans-Pacifico, accordo fra 12 nazioni che è stato raggiunto con il presidente Obama durante la prima parte di quest'anno, ma che deve ancora entrare in azione.