I prezzi dei titoli asiatici si sono mossi a fatica per poi registrare una presa di profitti durante la sessione statunitense di mercoledì, provocata da un importante calo degli indici americani. Il giapponese Nikkei 225 ha perso l’1,3% giovedì, guidato dai cali che sta sperimentando la Toshiba, e il suo ulteriore crollo di giovedì di quasi il 26%.
Durante la notte i rendimenti del Tesoro statunitensi sono scesi a minimi su due settimane, a seguito di dati sul settore immobiliare più deboli del previsto. Il Dollaro è riuscito a rimanere stabile contro Euro e Sterlina, perdendo però lo 0,2% contro lo Yen per essere scambiato a 117,070 Yen. Il Dollaro veniva scambiato a 1,0420$ contro l’Euro, rimasto relativamente invariato, sebbene alcuni analisti prevedono che la coppia probabilmente scenderà a toccare la parità in un momento del prossimo anno.
Giovedì la Sterlina è scesa quasi ad un minimo su 2 mesi a quota 1,2229$, e anche l’indice del Dollaro è sceso leggermente per essere scambiato a 103,150 .DXY, tuttavia vicino al massimo su 14 anni dello scorso anno.
Termina Rally Natalizio
I traders e gli analisti che si aspettavano di cavalcare il “Santa Rally” (il rally di babbo natale, che quest’anno ha coinciso con il “Trump Rally”) verso il nuovo anno sono rimasti estremamente delusi mercoledì, con il Dow che è sceso dagli sfuggenti 20.000 punti per scendere di 111 punti. Lo S&P 500 ha perso 18 punti. La vendita di titoli verso la fine dell’anno non è insolita, poiché i traders tentano di rimettere in pari i loro portafogli, e ritirano i profitti nel tentativo di aumentare i loro profitti vendendo asset in perdita, che potrebbero riacquistare ad un prezzo inferiore il prossimo anno. Con la scarsa liquidità durante le festività, queste vendite hanno spinto i mercati a scendere, verso la fine, piuttosto che a chiudere benel’anno.