Mercoledì i titoli asiatici sono saliti, con i mercati che hanno continuato a riprendersi dopo lo scossone avuto in apertura di settimana quando il Primo ministro italiano Matteo Renzi ha annunciato le proprie dimissioni. L’indice MSCI ha toccato massimi su due mesi, mostrando un aumento del 3,4% dal suo minimo di novembre. Le borse asiatiche sono salite sfruttando i profitti di martedì, quando i titoli italiani sono saliti del 4,2% andando a toccare massimi su 5 mesi e mezzo. Martedì i titoli francesi sono saliti a massimi su undici mesi.
Le valute globali sono rimaste piuttosto stabili durante la sessione di trading di mercoledì mattina, con il Dollaro a quota 114,11 contro lo Yen e l’Euro che ha trovato un po’ di supporto contro il recente rally del Dollaro. Mercoledì il Dollaro australiano ha registrato delle perdite, rinunciando a mezzo centesimo dopo che i dati sul PIL hanno mostrato una contrazione dell’economia per la prima volta in cinque anni, per via dei tagli alla spesa da parte di consumatori ed enti governativi.
La Cina è nei Guai?
Continuano ad esserci domande sullo Yuan cinese, se ci sia veramente stato un drammatico calo lunedì pomeriggio (ora statunitense), con il Dollaro che ha guadagnato l’8,8% contro la valuta cinese. Alcuni fornitori di dati hanno mostrato un calo dello Yuan, sebbene né Reuters né Bloomberg, due delle fonti più affidabili, hanno riportato questa perdita. Fornitori di dati come ICAP e XE, hanno riportato che la fluttuazione ha iniziato a puntare il dito verso altre fonti di dati, anche dopo la correzione del prezzo sbagliato. Subito dopo l’annuncio del crash dello Yuan, gli analisti hanno iniziato a speculare che fosse il risultato dell’impegno preso dal neo eletto Donald Trump per iniziare una guerra commerciale con la Cina continentale. Queste accuse non sorprendono, considerato l’entusiasmo con cui i traders guardano dispiegarsi le politiche di Trump, e le previsioni che i traders stanno facendo per i loro trades sulla base delle sue proposte politiche.
Sebbene lo Yuan sia sceso vicino a minimi su otto anni dopo la vittoria di Trump, il calo di lunedì sembra non sia stato importante, anche se ha mostrato che sta aumentando l’interesse nella valuta. Problema tecnico o no, lo Yuan è decisamente una valuta da tenere d’occhio nelle settimane a venire.