Mercoledì il Dollaro ha continuato a salire, muovendosi verso massimi su 14 anni contro lo Yen e facendo ampiamente salire le borse asiatiche, con gli indici giapponesi che finora hanno registrato i profitti maggiori. L’indice Nikkei 225 del paese è salito del 2,32% e il Topix è salito del 2,28%. Uno Yen indebolito ha favorito il settore manifatturiero giapponese, facendo crescere sia la domanda interna che quella globale, e aumentando l’ottimismo che le esportazioni dal Giappone continueranno a salire. I produttori di auto Toyota e Honda sono stati fra quelli che hanno guadagnato di più mercoledì, insieme al produttore di dispositivi elettronici Sharp.
Movimenti Del Mercato Valutario e Delle Materie Prime
Mercoledì il Dollaro veniva scambiato a 118,02 Yen, ed è stata la quinta sessione consecutiva di indebolimento della valuta giapponese. Il Dollaro australiano veniva scambiato a 0,724$, mentre l’Euro ha perso un ulteriore 0,1% per essere scambiato a 1,0394$, dopo una breve ripresa nella prima parte della sessione. La forza del Dollaro è stata dovuta in gran parte al continuo aumento dei rendimenti del Tesoro statunitense. Ora i traders sono in attesa del rilascio di venerdì dei Non-Farm Payroll, in cerca di ulteriori segnali della forza del Dollaro o per scoprirne un’eventuale debolezza.
Anche i prezzi del greggio sono saliti mercoledì, sebbene i profitti siano stati mitigati dalla forza del Dollaro, che rende più costoso e difficile per i paesi importante carburante perché scambiato in Dollari. I futures del greggio WTI venivano scambiati a 52,6$ a barile dopo appena mezzogiorno, un aumento dello 0,6% dall’ultimo prezzo di chiusura. I futures dell’International Brent hanno guadagnato 32 centesimi, un altro +0,6%, per essere scambiati a 55,79$ a barile. L’Arabia Saudita ha anche reso note le sue intenzioni di aumentare i prezzi in accordo con i tagli alla produzione, il cui inizio è previsto per questo mese.