I prezzi dei titoli asiatici sono saliti mercoledì, in previsione della conferenza stampa di Donald Trump nella tarda giornata di oggi, nella quale si prevede che il presidente neo-eletto delineerà il suo piano economico con maggior dettaglio e trasparenza. L’indice MSCI Asia-Pacifico, che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone, ha toccato nuovi massimi su due mesi (+0,4%) e ha cancellato la maggior parte delle perdite sofferte a seguito della vittoria di Trump.
Sebbene gli scettici prevedono che il rafforzamento dopo l’elezione di Trump stia scemando, il Dollaro è salito mercoledì, con l’indice del Dollaro che è salito dello 0,2% per essere scambiato a 102,18 .DXY. Il biglietto verde veniva scambiato veniva scambiato a 116,100 Yen (+0,3%) dopo due giorni di perdite. Anche il Dollaro è salito leggermente contro l’Euro andando a toccare un massimo su 10 anni durante la notte per poi scendere un po’, a 1,0545$ (+0,1%) durante il giorno. I sostenitori di Trump prevedono che il Dollaro continuerà con il proprio trend positivo se l’annuncio di Trump includerà idee attuabili per stimoli economici, incluse le tasse.
Anche i Prezzi del Greggio Salgono
Anche i prezzi del greggio venivano scambiati al rialzo mercoledì, favoriti dai rapporti di tagli alla produzione in Arabia Saudita. I futures del petrolio greggio WTI statunitense venivano scambiati 15 centesimi al rialzo dalla chiusura di martedì a quota 50,97$ a barile. I prezzi del Brent sono saliti di 11 centesimi a 53,75$ a barile. Nonostante i modesti profitti, entrambe le materie prime hanno anche perso quasi il 6% dall’inizio dell’anno.
L’americana Energy Information Administration ha annunciato martedì che nel 2017 la produzione statunitense di greggio aumenterà di 110.000 barili al giorno, per un totale di 9 milioni di barili al giorno. Anche le scorte degli USA stanno pesando sul prezzo del greggio, e i traders sono in attesa di rapporti per mercoledì.
Sebbene rimangano i dubbi se i paesi membri e non membri dell’OPEC rispetteranno il loro accordo per il taglio alla produzione, il forte freddo in Russia ha portato ad un blocco forzato della produzione durante i primi giorni dell’anno, riducendo la produzione di 100.000 barili al giorno. Nonostante questo non sia un impedimento permanente, i traders sperano che questo aiuterà a mantenere bassa la produzione e ad incoraggiare altri paese a fare altrettanto, così da mantenere i prezzi del greggio sotto scacco.