Lunedì il Dollaro è sceso a seguito del discorso inaugurale di Donald Trump, che nel discorso di domenica ha accennato al protezionismo e sollevato dubbi sui trattati commerciali americani di vecchia data, esprimendo il desiderio di rinegoziare il North American Free Trade Agreement (NAFTA) e di ritirarsi dal Partenariato Trans-Pacifico (TPP), patto commerciale fra 12 nazioni.
Il Dollaro si è diretto verso minimi su sette settimane durante la sessione asiatica di lunedì, in perdita dell’1,1% a 113,435 Yen. Anche l’Euro è salito contro il biglietto verde, in aumento dello 0,4% ad un massimo su quattro settimane di 1,0746$. Il Peso messicano, la valuta più colpita dalle prospettive protezioniste, si è rafforzata dello 0,6% durante la mattinata di trading di lunedì salendo a 21,44 Pesos per Dollaro, ad un massimo su due settimane. La valuta ha registrato anche un aumento dell’1,7% venerdì, il maggior aumento in due mesi.
Nel suo discorso, Trump si è impegnato a rendere di nuovo forte l'America, e ha fatto notare che il Dollaro forte potrebbe essere dannoso per le imprese, influendo sui profitti e sui mercati emergenti.
Scendono Anche i Mercati del Greggio
Anche i mercati del greggio sono scesi lunedì, il primo calo in tre sessioni, probabilmente il risultato di un aumento della produzione statunitense. La scorsa settimana le società energetiche hanno aggiunto 29 impianti di trivellazione, il numero più alto in 4 anni. La nazione conta ora un totale di 551 impianti di trivellazione, il numero più alto da novembre 2015.
Lunedì, il crude oil della Brent, punto di riferimento internazionale per i prezzi del greggio, veniva scambiato a 55,42$, in perdita di 7 centesimi sulla chiusura di venerdì. I futures del greggio WTI statunitense hanno perso 11 centesimi scendendo a 53,11$ a barile. I traders hanno preso nota che il Brent ha oltrepassato il livello di resistenza 55,43$, che potrebbe segnalare che salirà nel breve periodo.