Lo Yen giapponese ha continuato a rafforzarsi martedì, con il Dollaro che ha perso oltre l’1% durante la notte e ha continuato a scendere durante le ore diurne. Il Dollaro è sceso ad un minimo di 113,240 Yen prima di risalire leggermente a 113,570. Nonostante la Bank of Japan martedì abbia annunciato che rimarrà stabile nella propria politica monetaria, gli analisti credono che sia la politica statunitense a guidare davvero i traders verso le valute rifugio. La BOJ si è impegnata a portare i tassi d’interesse a -0,1% e a mantenere i rendimenti dei bond governativi decennali vicini allo 0%.
L’indice del Dollaro è andato leggermente in perdita durante la sessione asiatica di lunedì, scambiando a 100,360. A gennaio si prevede una perdita di circa il 2%, una forte battuta d’arresto rispetto ai profitti realizzati il giorno dopo che Trump ha annunciato il suo primo piano di stimoli. L’Euro è stato scambiato piatto a 1,0696 lunedì. Si prevede che la valuta registrerà l’1,7% di aumento contro il Dollaro a gennaio.
Lunedì i mercati statunitensi sono stati volatili, con i traders che continuano a temere che le politiche protezionistiche di Trump possano avere ripercussioni più ampie sull’economia. Oltre all’eccezionale forza lavoro che arriva dagli immigrati, si stima che metà dei profitti dello S&P 500 arrivino dall’estero, e che la chiusura degli Stati Uniti ai paesi esteri avrà impatti molto più negativi del previsto. Molti direttori generali di società pubbliche hanno giù parlato pubblicamente del veto di Trump all’immigrazione e alcuni si sono addirittura impegnati ad assumere più migranti, o a stabilire fondi legali per l’aiuto agli immigrati. Il sentimento degli investitori, così come misurato dalla American Association of Individual Investors, lunedì è sceso al suo livello più basso da maggio 2016.