I futures del Brent hanno guadagnato 20 centesimi durante la sessione asiatica di lunedì, a seguito di preoccupazioni per la possibilità che le sanzioni americane contro l’Iraq possano riversarsi sulle scorte di greggio. Alle 06:20 GMT I futures del Brent venivano scambiati a 457,01 a barile, mentre iI futures dello statunitense WTI erano saliti a 54,02$ a barile, con un aumento di 19 centesimi dalla sua ultima chiusura.
Gli investitori hanno riconosciuto l’indebolimento del Dollaro e la messa in pratica dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC come motivi che hanno portato i prezzi a salire. Anche la lotta fra USA e Iran ha incoraggiato una proiezione positiva per i prezzi. Il Dollaro è sceso di circa il 4% contro i suoi principali partner commerciali dall’inizio del 2017. Anche la raffinazione cinese si prevede verrà ridotta quest’anno di circa il 6%, rimuovendo nell’effettivo 900.000 barili al giorno.
Dollaro Continua a Far Fatica
Lunedì l’indice del Dollaro veniva scambiato a 99,688, in perdita dello 0,2%. Il biglietto verde veniva cambiato a 112,36 Yen lunedì, a -0,2%, e si dirige verso i i minimi di novembre toccati la scorsa settimana. L’Euro è rimasto stabile lunedì mattina a 1,0782$.
Secondo le statistiche rilasciate venerdì dalla Commodity Futures Trading Commission e collegate ai calcoli di Reuters, gli investitori hanno ridotto le loro scommesse su un Dollaro rialzista per la quarta settimana consecutiva la scorsa settimana, con posizioni lunghe nette ai livelli più bassi da ottobre 2016
Le previsioni per il Dollaro sono state ulteriormente indebolite da una crescita dei salari inferiore alle previsioni, che ha sparso i timori che la Federal Reserve non aumenterà i tassi a marzo, come si prevedeva. I futures sui fondi Fed hanno mostrato meno del 10% di possibilità di vedere un aumento a marzo dopo il rilascio dei dati Non-Farm Payroll venerdì.