Il Dollaro ha toccata un picco su due settimane durante la sessione asiatica di lunedì dopo il meeting del fine settimana fra il Presidente UAS Donald Trump e il primo ministro giapponese Shinzo Abe, che ha spianato la strada per una relazione aperta, e forse amichevole, fra i paesi. Il Dollaro ha guadagnato il 0,65% sullo Yen per essere scambiato a 113,90 Yen dopo aver toccato i 114,170 Yen, un aumento dello 0,9% e a un livello che non si vedeva dagli inizi del mese. A seguito del meeting, il dialogo economico fra USA e Giappone in merito alle infrastrutture e al commercio verrà portato avanti dal vice presidente americano Mike Pence e dal vice primo ministro giapponese Taro Aso. Lunedì l’indice del Dollaro veniva scambiato a 100,930 .DXY, dopo i massimi su due settimane dopo la promessa di Trump di riforme fiscali “fenomenali” entro le successive due, tre settimane.
Dopo il -1,3% della scorsa settimana, lunedì l’Euro è sceso a 1,0621$, il calo settimanale più ripido in tre mesi. Tra le cause, il ripresentarsi dei problemi del debito greco e i timori per le elezioni francesi e tedesche nei mesi a venire.
Prezzi Greggio Continuano A Far Fatica
I futures del crude oil Brent hanno perso 15 centesimi dalla chiusura della scorsa settimana, scendendo a 56,55$ a barile. I futures del WTI hanno perso 12 centesimi per essere scambiati a 53,74$ a barile. Le perdite probabilmente sono il risultato dei segni di aumento delle scorte di greggio nonostante i tagli alla produzione applicati dall’OPEC. La scorsa settimana sono state aggiunte altre otto trivelle agli impianti, l’aumento maggiore da ottobre 2015. In Russia ci sono segni che le esportazioni sono rimaste elevate nonostante i tagli ala produzione, portandosi a chiedere se l’OPEC dovrà rivedere i progetti fatti per i tagli. Il rapporto mensile dell’OPEC verrà rilasciato nella tarda giornata di lunedì.