La Federal Reserve statunitense ha annunciato lunedì che Daniel Tarullo, esperto di regolamentazioni finanziarie della banca centrale, ha presentato le proprie dimissioni e si dimetterà il 5 Aprile 2017. Tarullo è stato membro della Fed dal 2009, ed è stata una figura determinante per la riabilitazione del sistema finanziario americano come entità stabile e sicura dopo la crisi finanziaria del 2008. Tarullo era un membro votante della Fed e ha ricoperto il ruolo di presidente della commissione per la regolamentazione e vigilanza finanziaria, e fatto parte del Consiglio permanente per la stabilità finanziaria per la cooperazione alla regolamentazione e vigilanza finanziaria.
Le dimissioni di Tarullo daranno a Trump un’ulteriore opportunità di scegliere un membro della Fed che lo aiuterà a mettere in atto i piani di allentamento delle riforme attuate durante il mandato di Tarullo. All’interno della Fed ci sono altre due posizioni vacanti. Il periodo di Tarullo nella Fed è stato piuttosto controverso, con i gruppi liberali che chiedevano protezione da un’altra crisi finanziaria e i critici che si lamentavano dell’inaspettato cambiamento dei requisiti per gli stress-test operati da Tarullo, e della creazione di norme senza fornire sufficienti spiegazioni.
Martedì e mercoledì il presidente della Fed Janet Yellen terrà il discorso semestrale sulla politica della Fed, e i traders sono in attesa di indizi sulla possibilità di un aumento dei tassi d’interesse a marzo, cosa che gli analisti ritengono improbabile.
Il Dollaro ha toccato massimi su due settimane contro lo Yen durante la sessione asiatica di martedì per essere scambiato a 113,45 Yen, mentre l’Euro è rimasto piuttosto stabile contro il biglietto verde a quota 1,0609$. Tutti e tre gli indici azionari statunitensi hanno chiuso al rialzo lunedì, con Wall Street che ha toccata picchi storici durante la sessione di lunedì. Il valore di mercato dello S&P 500 ha superato i 20 mila milioni di Dollari, sulle speranze che i tagli fiscali di Trump continueranno a dare stimolo all’economia. Martedì le borse asiatiche hanno seguito le controparti americane, grazie alla speranza che gli stimoli economici indeboliranno il Dollaro.