Il Dollaro è quasi arrivato a toccare un picco su nove giorni giovedì, dopo che la banca centrale ha mostrato un impegno costante verso una politica economica più accomodante nel prossimo futuro. Il Dollaro è salito dello 0,3% giovedì mattina per essere scambiato a 111,385 Yen. Il biglietto verde è salito contro l’Euro, scambiato a 1,0745$. Gli analisti di tutto il mondo si aspettavano che la BCE avrebbe utilizzato il tapering per la politica monetaria, ma al contrario non l'ha fatto, quindi l’Euro è sceso di quasi lo 0,5% durante la notte, con i traders che hanno dovuto rivedere le loro prospettive e i loro trades.
Giovedì la Sterlina veniva scambiata relativamente piatta, guadagnando lo 0,1% e salendo a 1,2450$ nonostante le aspettative che l’invocazione dell’articolo 50 e l’effettivo inizio della Brexit possano far scendere i mercati. I traders sono preoccupati che nonostante la relativa stabilità della Sterlina finora, entro la fine dell’anno la valuta possa scendere intorno a 1,10$.
Rally Greggio Perde Slancio
Il rally di due giorni del greggio, che aveva fatto salire i prezzi, si è concluso giovedì dopo che i rapporti sulle scorte record degli USA hanno oltrepassato quelli sui problemi delle scorte in Libia, che avevano originariamente portato all’inversione. Martedì mattina i futures del Brent venivano scambiati a 52,31$ a barile (-11 centesimi a barile) e quelli del greggio WTI hanno perso 4 centesimi per essere scambiati a 49,47$ a barile. Nella settimana che si è conclusa il 24 marzo, le scorte statunitensi sono arrivate a registrare un aumento record di 867.000 barili.
Quando arriveranno i rapporti di marzo ci si aspetta una conformità ai tagli alla produzione OPEC di circa il 95%, con i membri che sperano che questo aiuterà contenere il prezzo di svalutazione. Ad ogni modo, l’aumento della produzione di greggio e la mancanza di partecipazione da parte dei paesi non membri del’OPEC, sui quali contava l’accordo, potrebbero compromettere il risultato degli sforzi.