È vero che ieri il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è rivolto al Congresso per discutere i numerosi piani che intendere mettere in pratica, ma non sono stati l’impegno di Trump per aumentare la spesa per la difesa e la sua richiesta di investire mille miliardi di Dollari in infrastrutture a far muovere i mercati. Infatti, come c’era da aspettarsi, Trump ha espresso i propri piani senza dare veri e realizzabili suggerimenti o tempistiche sulla loro attuazione, deludendo sia i traders che gli elettori di tutto il paese.
Dopo il vago discorso di Trump, è stata una combinazione di affermazioni dai policy makers chiave della Fed che ha portato la vendita nel mercato dei bond e fatto salire i rendimenti del Tesoro a due anni all’1,28%, il livello più alto da dicembre.
Martedì alla CNN, il Presidente della Fed di New York William Dudley ha dichiarato che la questione del giro di vite alla politica monetaria si è fatta “più stringente” da quando Trump e il suo Congresso dominato dai repubblicani sono saliti al potere.
John Williams, Presidente della Fed di San Francisco ha aggiunto che: “Un aumento dei tassi d’interesse verrà seriamente preso in considerazione durante il meeting di marzo”. Per quanto riguarda martedì, i traders davano approssimativamente il 62% di possibilità di un aumento dei tassi questo mese (alcuni parlavano di un 70%), un 20% in più rispetto alla scorsa settimana.
A Muovere il Mercato
Il Dollaro veniva scambiato al rialzo contro lo Yen giapponese durante la sessione asiatica di mercoledì, andando a toccare quota 113,16 Yen (+0,35%). Anche l’indice del Dollaro è salito, scambiato a 101,49 .DXY. Nella tarda giornata di mercoledì verranno annunciati i dati sull’inflazione, che potrebbero fornire ulteriori indizi sulle tempistiche di un aumento dei tassi, con il Governatore della Fed Lael Brainard che farà un intervento alle 18:00. Mercoledì avremo anche gli importanti dati sull’attività manifatturiera dall’ISM e i dati sul PMI manifatturiero da Markit. Gli altri annunci mercoledì includeranno i rapporti sulle vendite mensili di automobili e la spesa per il settore costruzioni, che forniranno informazioni sulla salute economica complessiva del paese.