A mezzogiorno di mercoledì il Dollaro australiano veniva scambiato a 0,7518 dopo il rilascio di alcuni dati economici in apertura della sessione di trading. Per la prima volta nel 2017, l’inflazione dei prezzi al consumo in Australia non è riuscita ad oltrepassare il 2% nel primo trimestre, portando a timori che il pericolo della deflazione potrebbe essere in agguato. Le misure preferite dalla Reserve Bank of Australia per l’inflazione sottostante indicano un aumento ad un tasso annuale dell’1,8% nel primo trimestre del 2017, in aumento dall’1,5% e perfettamente in linea con le aspettative degli analisti. L’inflazione core non si prevede supererà il 2% fino alla fine del 2018, e la RBA ha messo in guardia più volte dai pericoli del tentare di accelerare il processo. L’indice dei prezzi al consumo del paese (CPI) è salito dello 0,5% nel primo trimestre arrivando al 2,1%, il tasso annuale più rapido dal 2014.
Si Attendono Novità dagli USA
Più tardi nella giornata di mercoledì, il Presidente americano Donald Trump si prevede proporrà profondi tagli fiscali nel suo più recente sforzo di riguadagnare consensi sulla politica economica. Oggi alle 13:30 si attende una conferenza stampa con il segretario del Tesoro Steven Mnuchin e il direttore del consiglio economico nazionale Gary Cohn dalla Casa Bianca, nella quale ci si aspetta annunceranno un taglio delle imposte sul reddito per le imprese dal 35 al 15%, e una riduzione delle tasse sul rimpatrio dei patrimoni offshore del 10% sull’attuale 35%.
Il Nasdaq composite ha registrato un massimo record martedì, rompendo oltre i 6.000 punti per andare a toccare quota 6.036,02, mentre lo S&P 500 e il Dow hanno oscillato fra i recenti massimi, con i rapporti sui profitti che hanno mostrato crescita e i traders che hanno continuato a sfruttare il rally favorito dalla vittoria elettorale di Macron.
Mercoledì mattina il Dollaro veniva scambiato leggermente al rialzo contro lo Yen a 111,33, mentre è sceso leggermente contro l’Euro, a 1,0942$.