I titoli giapponesi sono scesi mercoledì mattina guidati dai titoli bancari, con i rendimenti dei bond governativi giapponesi che sono scesi allo 0%, tasso che non si vedeva da novembre, e le continue tensioni geopolitiche hanno mantenuto i traders sotto scacco. Nonostante il trading agitato di mercoledì in Giappone, i traders credono ampiamente che la svendita stia per terminare, e che a breve i forti profitti faranno invertire il trend. L’indice MSCI Asia-Pacific, che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone, ha perso lo 0,6%.
I mercati asiatici hanno seguito le controparti europee, che martedì nel complesso hanno sofferto dopo che il ministro britannico Theresa May ha indetto le elezioni anticipate per il prossimo 8 giugno. L’inglese FTSE 100 ha subìto un crollo del 2,5% dopo l’annuncio della May, la peggior perdita giornaliera registrata in 10 settimane, mentre il paneuropeo STOXX 600 ha perso l’1%. Il CAC 40 francese ha chiuso la giornata a -1,6%, la peggior giornata di trading in quasi sette mesi.
Valute Reagiscono alla Politica
Mercoledì la Sterlina veniva scambiata a 1,2824$ dopo aver guadagnato il 2,2% durante la notte e aver rotto la sua media mobile esponenziale a 200 giorni. Il Dollaro è rimasto visino ai minimi su sei mesi contro lo Yen, e mercoledì mattina veniva scambiato a 108,55 Yen. I traders hanno continuato a spostarsi verso i beni rifugio, incluso l’oro, che si è mosso verso i massimi di lunedì e mercoledì veniva scambiato a 1.287,10$ l’oncia.
I prezzi del greggio stanno continuando a far fatica a seguito di rapporti che indicano che a maggio la produzione statunitense arriverà a toccare massimi su due anni. Il petrolio greggio WTI mercoledì mattina ha perso 12 centesimi per essere scambiato a 52,29$ a barile, mentre il Brent ha perso 16 centesimi per essere scambiato a 54,73$ a barile.