Lunedì mattina il Dollaro ha toccato picchi su tre settimane dopo le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve William Dudley, che hanno indicato che la Fed potrebbe cercare di evitare di aumentare ulteriormente i tassi d’interesse, mentre scende il portafoglio dei bond a 4,5 mila miliardi di Dollari. La forza del Dollaro è arrivata nonostante il rapporto sull’occupazione uscito venerdì, che ha mostrato la creazione di soli 98.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto delle aspettative di 180.000 posti, e si tratta del valore più basso da maggio. Nonostante la scarsa creazione di posti di lavoro a marzo, la disoccupazione negli USA ha toccato un minimo su 10 anni (4,5%), dando dall’economia l’ottimismo per rimanere attiva.
Il Dollaro è salito dello 0,3% contro lo Yen per essere scambiato a 111,43 Yen lunedì mattina. Il biglietto verde veniva scambiato al rialzo contro l’Euro, a 1,0580$.
Mercati delle Materie Prime Salgono
I prezzi del greggio sono rimasti stabili nonostante l’aumento del Dollaro, sulle paure che le tensioni geopolitiche nelle regioni di produzione del petrolio potrebbero far ridurre le scorte. I futures del crude oil WTI sono saliti di 10 centesimi per essere scambiati a 52,34$ a barile, e quelli del Brent hanno guadagnato 4 centesimi per essere scambiati a 55,28$ a barile. Ad ogni modo, i rapporti sui continui aumenti della produzione negli USA hanno impedito ai prezzi di tornare al massimo su un mese della scorsa settimana di 56$ a barile.
L’oro spot ha continuato a godere dello status di bene rifugio lunedì, scambiato a 1.252,70$ l’oncia. Il metallo è salito di quasi il 5% durante il mese scorso.
I traders rimangono cauti in merito allo stato della sicurezza globale, con il gruppo di attacco della marina americana che punta verso il Pacifico occidentale come dimostrazione di forza contro il crescente programma missilistico della Corea del Nord.
I migliori assistenti del Presidente Donald Trump hanno già commentato dicendo che l’attacco americano alla base aerea siriana la scorsa settimana è servito anche da avvertimento alla Corea del Nord, ma soprattutto per una ritorsione contro la brutalità delle armi chimiche utilizzate in Siria.