La Bank of Japan ha chiuso il meeting politico di martedì impegnandosi a mantenere immutata la politica monetaria. La BoJ ha mostrato fiducia che un aumento della domanda d’oltremare darà sostegno alla ripresa economica del paese. La banca centrale ha ridotto le previsioni per l’inflazione per l’anno fiscale, e ha lasciato intendere che manterrà un piano di stimoli aggressivo nel breve periodo per poter arrivare al target del 2% per l’inflazione.
La BOJ ha aumentato inoltre le previsioni per il PIL reale per l’anno fiscale 2017-2018, portandole all’1,6% dall’1,5% previsto a gennaio, riducendo però il proprio indice dei prezzi core al consumo (CPI: le previsioni per la crescita sono scese all’1,4% contro l’1,5% previsto a gennaio).
Lo Yen è rimasto relativamente piatto a seguito della notizia, e alle 6:19 GMT veniva scambiato a 111,20 Yen contro il Dollaro, in calo dal picco su un mese di 111,26 Yen toccato mercoledì. Il giapponese Nikkei perdeva lo 0,4% durante la rima parte della sessione asiatica, e i titoli asiatici nel complesso sono scesi, con i traders che hanno espresso preoccupazione per la proposta di tagli fiscali che proporrà il Presidente Donald Trump giovedì. Il piano di Trump è stato descritto come quello con il maggior taglio fiscale nella storia, ma la proposta di ieri, contenuta in una sola pagina, non ha fornito dettagli sul modo in cui verrà ridotto il deficit, per cui gli analisti pensano sarà un obiettivo difficile da raggiungere.
Inoltre, per la tarda giornata di giovedì è previsto un meeting della BCE nel quale si discuterà la possibile riduzione di stimoli monetari nei mesi a venire. Alle 6:28 GMT l’Euro veniva scambiato a 1,0906, vicino al massimo su quattro mesi e mezzo di 1,09515$ toccato mercoledì.