Mercoledì mattina i prezzi dell’oro sono saliti a 1.277,29$, il loro livello più alto dal 10 novembre, con i traders che si sono spostati verso investimenti in beni rifugio, per via dei timori che le crescenti tensioni fra Stati Uniti e Corea del Nord potrebbero continuare a scuotere i mercati. L’aumento di prezzo dell’oro indica che la sicurezza attorno alla presidenza Trump potrebbe star vacillando. Si prevede che il meeting di mercoledì fra il Presidente degli USA Donald Trump e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg provocherà altri movimenti di mercato nella tarda giornata di oggi.
Anche lo Yen è salito mercoledì, andando a toccare quota 109,47 contro il Dollaro, mentre l’Euro è sceso al suo livello più basso in 5 mesi contro lo Yen, scambiato a 116,02 Yen. L’Euro sta per registrare 12 perdite consecutive contro lo Yen, un trend alimentato soprattutto dall’incertezza delle elezioni in Francia: il candidato di sinistra Jean-Luc Melenchon è salito in testa ai sondaggi per le elezioni di maggio.
Prezzi del Crude Oil Salgono
Anche i prezzi del crude oil sono saliti mercoledì mattina: sono usciti dei rapporti nei quali l’Arabia Saudita stava spingendo l’OPEC a estendere i tagli alla produzione oltre la prima metà del 2017. Sebbene la partecipazione di alcuni stati membri sia stata bassa, l’Arabia Saudita ha tagliato la produzione di circa il 4,5%, stabilendo il carattere dell’impegno a ridurre la produzione nonostante gli aumenti a cui si sta assistendo. I futures del crude oil Brent sono saliti di 17 centesimi per essere scambiati a 56,40$ a barile, con un +0,3%. Anche i futures del greggio WTI sono saliti dello 0,3% per essere scambiati a 53,56$ a barile. Ora i traders sono in attesa dei dati sulla producione di petrolio, che verranno rilasciati mercoledì pomeriggio dalla Energy Information Association.