Il Dollaro è sceso dal massimo su tre settimane nonostante il rilascio dei verbali del meeting di marzo della Fed, che hanno mostrato un tono decisamente poco accomodante. I verbali, rilasciati mercoledì, riportano che la maggior parte dei policy maker sono a favore della riduzione del bilancio del paese durante il 2017, sentimento che ha ridotto la predisposizione al rischio. I verbali hanno mostrato anche che i policy makers consideravano alti i prezzi delle azioni, altro fattore che ha portato le borse a scendere mercoledì. Gli sporadici commenti della Fed sul prezzo dei titoli alimentano il nervosismo degli investitori e portano i traders a ridurre le loro posizioni come forma di precauzione.
L’ottimismo del mercato era già stato spazzato via dal portavoce della Camera Paul Ryan, che ha fatto notare che non c’è consenso per le riforme fiscali di Trump, e che servirà tempo per rendere effettivi altri piani di assistenza sanitaria. Ad ogni modo, la maggior parte degli analisti crede che il fattore a muovere maggiormente il mercato mercoledì pomeriggio e giovedì mattina siano le continue preoccupazioni riguardo il meeting del Presidente americano Donald Trump con il leader cinese XI Jinping.
L’indice MSCI Asia-Pacific che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha perso lo 0,8% giovedì mattina, e il giapponese Nikkei 225 ha perso l’1,4% per andare a toccare minimi che non si registravano dai primi di dicembre. I futures del mercato azionario statunitense hanno perso lo 0,3% durante la prima parte della giornata.
Il Dollaro ha perso lo 0,2% giovedì mattina, per essere scambiato a 110,500 Yen. Anche l’Euro è salito contro il biglietto verde, scambiato a 1,0674$. La Sterlina è rimasta stabile a 1,2479$ dopo essere salita durante la note grazie a dati sul settore servizi britannico che ha mostrato crescita.
I prezzi del greggio sono scesi leggermente giovedì mattina, dopo che nuovi rapporti hanno mostrato che le scorte statunitensi di greggio hanno toccato un massimo record. Il greggio WTI ha perso 26 centesimi per essere scambiato a 50,86$ a barile, mentre il Brent ha perso 27 centesimi arrivando a 54,09$ a barile.