Nonostante in Cina, Stati Uniti e Regno Unito fosse festivo, lunedì i prezzi del greggio sono scesi a causa delle continue trivellazioni negli USA, che hanno continuato a minare i tentativi dell’OPEC di tagliare la produzione e stabilizzare così i prezzi del petrolio. La scorsa settimana, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e alcuni dei suoi alleati hanno deciso di estendere i loro tagli alla produzione al primo trimestre 2018 per 1,8 milioni di barili al giorno circa. Nonostante l’accordo sia stato visto come una vittoria per l’OPEC, gli investitori temono che le misure prese non siano sufficienti, e l’annuncio è stato accompagnato da una forte svendita.
Alle 07:03 GMT di lunedì i futures del Brent perdevano lo 0,31% per essere scambiati a 51,99$ a barile. I futures del greggio statunitense WTI sono scesi dello 0,34% a 49,63$ a barile. Gli impianti di trivellazione statunitensi sono aumentati per 19 settimane consecutive arrivando a 722, il numero più alto da aprile 2015. La quasi totalità della recente produzione statunitense è stata onshore.
Il successo dei tagli dell’OPEC fa molto affidamento sulla produzione statunitense, che dalla metà del 2016 è aumentata del 10%, in diretta contraddizione con gli sforzi dell’OPEC.
Merkel Regisce in Modo Forte a Meeting NATO
Domenica il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato che l’Europa non può fare completamente affidamento sui suoi alleati dopo le difficoltà riscontrate nei meeting NATO e G7 della scorsa settimana. Sebbene non abbia menzionato direttamente il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la Merkel ha criticato pubblicamente i principali alleati della NATO, e si è rifiutata di appoggiare un accordo globale sul cambiamento climatico. “ Dobbiamo capire che dobbiamo lottare noi stessi per il nostro futuro, per il nostro destino di europei”, ha detto la Merkel.
Lunedì mattina l’Euro perdeva lo 0,2%, con scarso volume di trading per via delle festività. La scorsa settimana aveva toccato un picco su sei mesi di 1,1268$ grazie all’ottimismo derivato dalle elezioni francesi, ma non è riuscito a rompere al rialzo in modo decisivo. La Sterlina inglese lunedì mattina è salita di poco, scambiata a 1,2828$ dopo la perdita di oltre l’1% di venerdì.