I mercati asiatici sono scesi mercoledì mattina a seguito del maggiore calo dell’anno registrato mercoledì da Wall Street, mentre continuano le indagini sul Presidente Donald Trump e il suo presunto passaggio di informazioni riservate alla Russia. Mercoledì l’ex direttore dell’FBI Robert Mueller è stato nominato consigliere speciale alle indagini, una mossa che ha messo ulteriore pressione su Trump. Mercoledì il Nasdaq ha registrato il giorno peggiore dalla Brexit con una perdita del 2,57%, mentre il Dow e lo S&P hanno registrato il peggior calo dell’anno finora.
In Asia, l’indice MSCI che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha perso lo 0,4%, mentre il giapponese Nikkei 225 è sceso dell’1,5%. I titoli australiani hanno perso l’1,2%.
Movimenti Mercato Valutario e di Materie Prime
Giovedì mattina i mercati di valute erano agitati, con il Dollaro che è sceso a 111,24 contro lo Yen alle 6:23 GMT dopo aver toccato un minimo su tre settimane di 110,530. Il Dollaro ha perso quasi il 2% sulla settimana contro lo Yen. L’Euro veniva scambiato a 1,1137$ dopo esser salito durante la notte.
Anche i prezzi del greggio sono scesi giovedì, dopo che i dati dalla Energy Information Administration rilasciati mercoledì hanno mostrato che le scorte americane sono scese di 1,8 milioni di barili per la settimana che si è conclusa il 12 maggio, arrivando a 520,8 milioni di barili. I futures del petrolio greggio WTI hanno perso 16 centesimi a barile giovedì per essere scambiati a 48,91$ a barile. Il crude oil della Brent ha perso 18 centesimi a barile per essere scambiati a 52,03$ a barile. Le scorte dell’OCSE sono salite di 224,1 milioni di barili durante il primo trimestre del 2017, salite ampiamente a gennaio e lasciando entrare il secondo trimestre con scorte per 307 milioni di barili oltre la propria media su cinque anni. Per poter ridurre le scorte, i cali dovranno essere di circa 26,5 milioni di barili al mese per il resto dell’anno, un obiettivo che parecchi ritengono improbabile.