La valuta digitale Ethereum, considerate da molti la maggiore rivale dei Bitcoin, ha perso oltre il 20% del valore durante la sessione di trading di lunedì, dopo aver avuto una settimana dalla volatilità estrema la scorsa settimana. Mercoledì scorso la valuta digitale ha subìto un crollo lampo, un “flash crash” durante il quale il prezzo è passato da 300$ a 10 centesimi sul GDAX Exchange di Coinbase. Venerdì, Coinbase ha annunciato che sarà garantito un rimborso ai trader che hanno subìto margin call o stop loss durante il flash crash su GDAX, ma questo non è stato sufficiente a dissipare i timori per Ethereum.
Domenica, la voce della morte del creatore della valuta digitale, Vitalik Buterin, ha fatto scendere i prezzi da 329$ a 284$ prima di rimbalzare leggermente. La notizia è stata smentita da una foto postata dallo stesso Buterin domenica sera, ma Ethereum ha continuato ad arrancare lunedì, scendendo a 239,63$ durante il pomeriggio, secondo CoinDesk. Alcuni analisti credono che il calo di Ethereum sia slegato dalle voci che giravano, ma che sia invece dovuto alle evoluzioni della valuta, che hanno ostacolato il sistema e portato a chiedersi se c’è necessità di un modello più evoluto, e se così fosse, come questo influenzerebbe la moneta. Altri hanno ipotizzato che la svalutazone è stata provocata dal profit taking innescatosi dopo il forte aumento di prezzo, che ha incoraggiato i traders ha trarre vantaggio dei loro profitti.
Nonostante le difficoltà degli ultimi giorni, Ethereum ha guadagnato il 2.500% dall’inizio del 2017, e solo a giugno è salita di circa il 2%. Rispetto ad Ethereum, il Bitcoin è sceso di circa il 5% lunedì, scambiato a 2,452$. Il Bitcoin ha guadagnato il 153% quest’anno e il 5% a giugno, secondo CoinDesk.