Il dollaro si aggirava vicino a minimi su due anni e mezzo lunedì mattina, dopo un fine settimana di trambusti politici negli Stati Uniti, nel quale il Presidente Donald Trump ha rimpiazzato il suo capo di gabinetto Reince Priebus, con il generale John Kelly. La mossa arriva a meno di dieci giorni dopo le dimissioni del direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Sean Spicer, con la nomina al suo posto del controverso Anthony Scaramucci. Scaramucci ha una comprovata esperienza come investitore bancario, ma i critici l’hanno già accusato di avere la tendenza ad usare un linguaggio volgare, mettendo così in questione le sue capacità di comunicare in modo appropriato le questioni politiche.
Le fatiche del dollaro sono state anche in parte dovute al fallimento del Senato nell’abrogare l’Obamacare, una delle piattaforme chiave di Trump durante le sue elezioni. L’euro era stabile contro il dollaro e negoziava a 1.1741$ alle 10:14 HK/SIN. Il biglietto verde è sceso contro lo Yen, scambiando a 110.44$, ed era in calo anche contro la sterlina inglese ed il franco svizzero.
Faticano Anche le Borse Asiatiche
Le borse asiatiche sono sono scese di poco all’apertura di settimana, gli investitori sono accorsi ai beni di rifugio sicuro come lo yen giapponese e l’oro, dopo che la Corea del Nord ha lanciato un altro test missilistico venerdì, e gli esperti dicono che la traiettoria potrebbe benissimo arrivare a colpire la costa ovest degli Stati Uniti. Questi ultimi hanno risposto domenica, facendo sorvolare sui cieli della Corea del Nord due bombardieri. L’oro scambiava a 1,269.86$ l’oncia, giusto sotto al massimo su sei settimane e mezzo colpito nelle precedenti sessioni di trading.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,5% mentre il Kospi sudcoreano è sceso dello 0,19% nelle prime negoziazioni di giornata. L’australiano ASX 200 ha iniziato la settimana in territorio positivo, come lo Shanghai composite.