I prezzi del petrolio greggio hanno esteso i profitti all’inizio della sessione asiatica di mercoledì dopo che il governo statunitense ha tagliato le sue aspettative per la produzione di greggio per il prossimo anno e le scorte di carburante sono scese. Alle 10:30 ora di HK/SIN i futures del greggio WTI sono saliti dell’1,58%, scambiati a 45,75$ a barile. I futures del Brent sono saliti dell1,33% a 48,15$ a barile. Questi aumenti sono arrivati dopo il +1,4% registrato martedì.
Martedì l’American Petroleum Institute (API) ha riportato che le scorte di petrolio greggio sono scese di 8,1 milioni di barili, portandole a 495,6 milioni di barili, un numero che potrebbe indicare che l’attuale problema dell’eccesso di scorte sta iniziando a diminuire. La Energy Information Administration ha contribuito alle prospettive incoraggianti riducendo le previsioni per il 2018 ad un aumento della produzione di 570.000 barili al giorno, in ribasso rispetto alle previsioni di giugno di 680.000 barili al giorno. Con le ultime previsioni, la produzione di petrolio greggio per il 2018 aumenterà di 9,9 milioni di barili al giorno, superando il record di 9,61 milioni di barili al giorno stabilito a giugno 2015.
Dollaro Sotto Pressione
Mercoledì mattina il Dollaro statunitense è andato sotto pressione, con i traders che hanno reagito alla notizia che Donald Trump Jr. sarebbe stato disposto ad accettare aiuto dalla Russia per aiutare suo padre, il Presidente degli Stati uniti Donald Trump, a vincere le elezioni presidenziali l’anno scorso. Martedì, il giovane Tump ha reso noto le sue e-mail su Twitter dopo che il New York Times aveva annunciato le sue intenzioni di scrivere sull’argomento. Le e-mail mostrano che Donald Jr. era disposto ad accettare informazioni riservate da un legale russo che propagandava il supporto della Russia per Trump. Le e-mail sono ora oggetto d’indagine da parte del Congresso e del Dipartimento di Giustizia.
Il Dollaro ha fatto fatica contro la maggior parte dei suoi principali partner commerciali, scambiato a 1,1477$ contro l’Euro e a 113,62 contro lo Yen, con un calo dello 0,26% contro la valuta giapponese. Il biglietto verde è sceso anche contro il Dollaro australiano durante la prima parte di trading.
I traders ora sono in attesa dell’annuncio del presidente della Federal Reserve Janet Yellen in merito al giro di vite previsto per la politica monetaria, così da aiutare il Dollaro a trovare una direzione.