La mossa dell’OPEC di limitare la produzione petrolifera nigeriana, unita alla promessa dell’Arabia Saudita di limitare le esportazioni ad agosto, ha fatto salire i prezzi del greggio martedì mattina. In precedenza la Nigeria era stata esentata dai tagli alla produzione dell’OPEC, che rimarranno in vigore fino a marzo 2018, perché si prevedeva che i conflitti nella regione avrebbero portato ad una naturale limitazione della produzione, ma un recente aumento nella produzione nigeriana ha minacciato il successo dei tagli alla produzione dell’OPEC. Lunedì l’OPEC ha stabilito che la Nigeria si unirà ai suoi partner limitando la sua produzione, o addirittura riducendola dagli attuali 1,8 milioni di barili al giorno. Il ministro saudita per l’energia Khalid al-Falih ha aggiunto che il suo paese limiterà le esportazioni a 6,6 milioni di barili ad agosto, quasi 1 milione di barili al giorno in meno rispetto ai livelli di un anno fa. Nella tarda giornata di martedì l’American Petroleum Institute rilascerà i dati sulle scorte americane di petrolio greggio commerciale, e si prevede che le scorte del paese mostreranno un calo di 3 milioni di barili la scorsa settimana.
Alle 10:36 ora di HK/SIN i futures del crude oil WTI sono saliti dello 0,67%, scambiato a 45,65$ a barile. I futures del Brent sono saliti dello 0,62% a 48,90$ a barile dopo aver chiuso a con un aumento dell’1,1% lunedì.
Movimenti di Mercato Martedì Mattina
Il Dollaro ha rimbalzato leggermente dai minimi su sei settimane toccati lunedì, dopo la lettura più solida del previsto dai settori industriale e dei servizi, ma ha fatto fatica a registrare un reale progresso nella spinta al rialzo. L’Euro veniva scambiato a 1,1652$, in aumento dello 0,12%, e il Dollaro veniva scambiato 111,04 Yen, in leggero aumento dalla sessione di lunedì. L’indice del Dollaro era a 94,078 .DXY martedì mattina, in aumento dello 0,1% dopo i minimi su 13 mesi toccati lunedì. La modesta ripresa del Dollaro ha fatto scendere leggermente i prezzi dell’oro, con il metallo prezioso che veniva scambiato a 1.253$ l’oncia in apertura di sessione (-0,1%).