I titoli asiatici hanno esteso i profitti di lunedì alla mattinata di martedì, dopo che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha lasciato intendere che metterà da parte il piano di lanciare un missile vicino Guam. La dichiarazione sembra aver stabilizzato il mercato, anche se non si tratta di una cancellazione definitiva del lancio del missile. Lunedì i titoli americani hanno rimbalzato dopo la svendita della scorsa settimana, durante la quale il mercato ha perso valore per circa mille miliardi di Dollari. La svendita è stata ampiamente attribuita alle continue tensioni fra USA e Corea del Nord.
A metà della sessione di trading asiatica di martedì, i mercati erano pressoché piatti. Alle 13:00 ora di HK/SIN il Dollaro era salito dello 0,58% contro lo Yen, a quota 110,26. Il biglietto verde non ha registrato movimenti significativi contro Euro, Sterlina o Dollaro canadese. A metà della giornata di martedì, l’indice del Dollaro, che misura la forza di quest’ultimo contro un paniere di valute, aveva guadagnato un modesto 0,06% salendo di 93,52 .DXY.
I prezzi del greggio hanno cercato stabilità martedì dopo aver toccato minimi vicini a tre settimane lunedì. I futures del Brent sono saliti dello 0,12% a 50,79$ a barile, i futures del greggio WTI hanno guadagnato lo 0,06% salendo a 47,61$ a barile. I prezzi del greggio hanno perso oltre il 2,5% lunedì, con le preoccupazioni per la domanda cinese che hanno agitato gli investitori. A luglio 2017, le raffinerie cinesi hanno lavorato al loro livello giornaliero più basso da settembre 2016. Gli analisti hanno notato che il calo era più del previsto, e che una diminuzione di prodotti combustibili raffinati potrebbe far scendere la domanda cinese di greggio.