Martedì mattina i prezzi del greggio e gli indici azionari asiatici sono moderatamente saliti, con i trader che sono rimasti cauti in vista del summit di Jackson Hole. I prezzi del greggio hanno avuto una spinta da segni di diminuzione dell’offerta, soprattutto negli Stati Uniti dove le scorte sono diminuite nelle ultime settimane. Le scorte di petrolio greggio per gli USA sono scese di circa il 13% dopo aver toccato il picco massimo a marzo. Gli ultimi dati portano le scorte a 466,5 milioni di barili nonostante la produzione non abbia rallentato in modo significativo ultimamente. La produzione di petrolio greggio negli USA è attualmente di 9,5 milioni di barili al giorno, un massimo su 25 mesi.
Alle 10:47 ora di HK/SIN i futures del petrolio greggio WTI venivano scambiati a 47,50$ a barile, in aumento dello 0,27%. I futures del Brent hanno guadagnato lo 0,19% salendo a 51,76$ a barile.
Anche i prezzi dei titoli asiatici è salito martedì mattina, a seguito di una chiusura positiva di Wall Street lunedì. Il Kospi sudcoreano è salito dello 0,37% e l’australiano ASX 200 ha guadagnato lo 0,24%, mentre lo Shanghai composite ha lottato per andare in territorio positive, scambiato al ribasso a -0,18% durante la prima parte della sessione.
Mercati Valutari Rimangono Piatti
Il trading valutario è stato piatto martedì mattina, forse in previsione degli annunci previsti per questa settimana. L’Euro ha perso lo 0,08% contro il Dollaro per essere scambiato a 1,1805$. Il Dollaro è riuscito a riprendersi leggermente contro lo Yen, scambiato a 109,26 (+0,27%). Se il presidente della Federal Reserve Janet Yellen lasciasse intenderla possibilità di un aumento dei tassi d’interesse prima della fine dell’anno, l’annuncio potrebbe dare supporto al Dollaro, che ultimamente ha sofferto di un calo della fiducia in merito a un ultimo aumento dei tassi quest’anno.