Mercoledì mattina il Dollaro si è invertito da minimi su 2 anni e mezzo, con i titoli asiatici che sono saliti, e anche i mercati europei hanno tentato un’apertura positiva. Alle 07:30 (GMT) l’indice del Dollaro ha guadagnato lo 0,15% salendo a 92,47 .DXY. l’Euro è sceso contro il Dollaro, scambiato a 1,1952$. Il Dollaro è salito anche contro lo Yen, a 109,99 (+0,23%). Il rafforzamento del Dollaro è arrivato dopo la notizia dalla Corea del Nord che il lancio missilistico realizzato in precedenza durante la settimana, e che originariamente aveva spaventato i mercati (e i leader globali) potrebbe non essere andato a buon fine. Mercoledì, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato il lancio da parte della Corea del Nord del missile balistico sul Giappone, e ha stabilito che Pyongyang deve abbandonare i suoi programmi di armamenti nucleari, e non lanciare più missili. Il Consiglio di sicurezza ha richiesto anche sanzioni alle Nazioni Unite contro Pyongyang, prendendosi al contempo l’impegno a trovare una “soluzione pacifica, diplomatica e politica” all’attuale conflitto. La Corea del Nord è sanzionata dalle Nazioni Unite per il uso programma nucleare dal 2006.
I trader ora sono in attesa dei dati Non-Farm Payroll di venerdì, che si prevede mostreranno progressi per l’economia americana e potrebbero dare una spinta al Dollaro.
Prezzi Greggio Fanno Fatica
Mercoledì mattina i prezzi del petrolio greggio hanno continuato ad annaspare a causa dei danni dell’uragano Harvey alle raffinerie del Texas. I futures del petrolio greggio WTI hanno perso lo 0,17% durante la prima parte della sessione per essere scambiati a 46,36$ a barile. I futures del Brent sono scesi a 51,92$ a barile (-0,15%). La Goldman Sachs stima che ha causa dell’uragano Harvey la produzione si è ridotta di circa 1,4 milioni di barili al giorno, circa il 15% della produzione totale degli USA. La riapertura delle raffinerie potrebbe richiedere fino a diverse settimane.