Alle 13:06 ora di HK/SIN l’indice giapponese Nikkei 225 guadagnava lo 0,08%, dirigendosi verso il diciassettesimo giorno consecutivo di profitti, una serie di vincite senza precedenti per l’indice, che si è attestato ad un massimo su 21 anni. Il rally del Nikkei è stato favorito dalla vittoria elettorale del primo ministro giapponese Shinzo Abe, domenica scorsa, e dal suo lasciar intendere che porterà avanti il suo programma ultra accomodante di politica economica “Abenomics”, per stimolare e rivoluzionare l’economia giapponese.
La forza relativa del mercato azionario statunitense ha dato sostegno anche ai mercati giapponesi, come fece il deprezzamento subìto dallo Yen a metà settembre, che ha reso i beni giapponesi più economici. Sebbene il Nikkei 225 sia salito di 14,8 finora quest’anno, gli analisti ora si chiedono quanto possa ancora salire prima che inizi il pullback.
Anche la maggior parte dei maggiori indici globali è salita durante la sessione asiatica di mercoledì. Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,12%, il Kospi sudcoreano è salito dello 0,21% e l’australiano ASX 200 ha registrato un aumento dello 0,11%. Il Dow Jones Industrial Average, lo S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso tutti al rialzo, martedì.
Prezzi Greggio Salgono
Mercoledì i prezzi del petrolio greggio sono rimasti stabili dopo che il ministro saudita per l’energia Khalid al-Falih ha annunciato che il paese porterà avanti il proprio impegno per la riduzione delle scorte di petrolio nei paesi industrializzati verso il valore medio degli ultimi 5 anni, anche dopo che l’OPEC concluderà i propri tagli a marzo 2018. C’è anche la possibilità che l’OPEC estenda i propri tagli fin quando non verranno raggiunti risultati più stabili.
I futures del Brent sono saliti dello 0,12% a 58,40$ a barile, sebbene quelli del petrolio greggio WTI hanno perso lo 0,11% scendendo a 52,41$ a barile. Martedì, l’American Petroleum Institute ha annunciate che le scorte americane di petrolio sono aumentate di 519.000 barili la scorsa settimana, andando contro le aspettative di un calo di 2,6 milioni di barili. Le scorte di carburante, invece, sono diminuite di 5,8 milioni di barili, ben oltre le aspettative degli analisti di un calo di 17.000 barili. I dati ufficiali dalla Energy Information Administration verranno rilasciati nella tarda giornata di mercoledì.