Lunedì mattina i prezzi del petrolio sono perlopiù saliti dopo che le truppe irachene sono avanzate verso Kirkuk, una regione del Kurdistan ricca di petrolio che si è dichiarata da poco indipendente da Baghdad. A favorire l’aumento di prezzo sono stati anche i rinnovati timori che gli USA applicheranno nuove sanzioni contro l’Iran. L’esercito nazionale iracheno ha già preso controllo delle aree limitrofe rivendicate dai curdi, finora senza forti opposizioni.
Alle 14:03 ora di HK/SIN, il petrolio greggio WTI veniva scambiato in aumento dello 0,84% a 51,88$ a barile, mentre i futures del Brent avevano guadagnato l’1,08% salendo a 57,79$ a barile.
Le zone dell’Iraq controllate dai curdi sono tra le più produttive del paese, e controllano gran parte delle infrastrutture produttive irachene. I traders temono che scontri continui in queste regioni possano influenzare negativamente la produzione e danneggiare le infrastrutture.
Analogamente, i traders ora stanno considerando le possibilità che nuove sanzioni contro l’Iran da parte degli Stati Uniti possano far salire i prezzi, dopo il rifiuto di venerdì del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di certificare formalmente che Teheran sia in regola con l’accordo del 2015 sul nucleare iraniano, anche se gli ispettori internazionali hanno confermato che l’Iran è perfettamente in regola. Secondo la legislazione statunitense, il Presidente deve certificare la conformità dell’Iran al Congresso ogni 90 giorni. Dopo il rifiuto di Trump di fornire tale certificazione, il Congresso avrà a disposizione 60 giorni per decidere se imporre nuove sanzioni a Teheran.
Domenica, il Ministro del petrolio del Kuwait Essam al-Marzouq ha dichiarato che non ci sono segni di interruzione delle forniture in risposta all’atteggiamento più duro di Trump o al conflitto in Iraq. “Finora non ci sono segni (di ripercussioni sulla produzione petrolifera) né dalle azioni contro l’Iran né nel Kurdistan iracheno”ha riferito al-Marzouq ai reporter di Kuwait City.
Lunedì, a pesare sui trader è stata un’esplosione ad un impianto di trivellazione nel lago di Pontchartrain in Louisiana avvenuta durante la notte, nella quale sono rimaste ferite almeno sei persone.