Di: DailyForex
Mercoledì i prezzi del petrolio hanno colpito massimi su due anni ma sono scesi giovedì mattina, nonostante il fatto che le scorte americane di petrolio abbiano visto un calo di 1,9 milioni di barili la scorsa settimana, a 457,14 milioni di barili. Giovedì alle 14:16 HK/SIN, i futures del crude oil WTI scambiavano a 57,88$ a barile, giù dello 0,24%. I futures del brent erano scesi dello 0,25% a 63,16$.
Il ribasso nei prezzi del petrolio è stato in parte dovuto alla chiusura del gasdotto Keystone che collega i giacimenti petroliferi dell’Alberta, in Canada, agli Stati Uniti. La chiusura è stata provocata da una fuoriuscita di petrolio nel Sud Dakota, la scorsa settimana.
Traders si preparano a trading tranquillo per le festività
Il dollaro era sulla difensiva giovedì mattina, dopo essere sceso considerevolmente mercoledì dopo la diffusa speculazione sul fatto che la prevista politica restrittiva della Federal Reserve potrebbe non essere così aggressiva come inizialmente previsto. Il dollaro ha faticato contro i suoi partners di trading principali, scendendo leggermente contro l’euro ma guadagnando qualcosa contro lo yen, in quella che ci si aspetta essere una giornata di trading lenta. Il dollaro ha guadagnato lo 0,04% contro lo yen per scambiare a 111,24 , ancora sotto ai livelli tenuti nelle sessioni recenti. Giovedì il dollaro lottava anche contro dollaro australiano e franco svizzero.
A inizio settimana il presidente della Fed Janet Yellen ha detto di essere incerta sulle prospettive di inflazione, mettendo in dubbio le effettive tempistiche per i rialzi dei tassi d’interesse, che potrebero non essere così imminenti come ci si aspettava. I verbali dell’ultimo meeting Fed rilasciati mercoledì, hanno confermato i commenti della Yellen, anche se l'imminente rialzo dei tassi di dicembre dovrebbe continuare come previsto.