Martedì i prezzi del petrolio greggio sono stati piuttosto stabili nonostante le previsioni che la produzione statunitense aumenterà più velocemente del previsto, provocando un aumento di circa il 18% di impianti di trivellazione attivi nel 2018.
Martedì mattina, la società di consulenza energetica FGE ha dichiarato che i tagli alla produzione effettuati dall’OPEC e dai suoi partner non membri potrebbero ridurre l’eccedenza di scorte ad approssimativamente 50 milioni di barili oltre la media quinquennale entro il terzo trimestre del 2018, facendo salire i prezzi ad un massimo di 70$ a barile. L’attuale eccedenza di scorte è di 140 milioni di barili al di sopra della media quinquennale. Il prossimo meeting dell’OPEC è alla fine di questo mese, quando i partecipanti si concentreranno sulle previsioni per le politiche dei tagli alla produzione e sul determinare se prolungare o meno i tagli oltre la scadenza iniziale.
Alle 13:55 ora di HK/SIN i futures del petrolio greggio WTI avevano guadagnato lo 0,05% salendo a 56,44$ a barile. I futures del Brent sono saliti marginalmente a 62,29$ a barile (+0,11%).
Mercati Valutari Rimangono Stabili
I mercati valutari si sono mossi poco martedì mattina, con il Dollaro in perdita contro l’Euro per essere scambiato a 1,1738. Il Dollaro ha perso lo 0,06% anche contro lo Yen, per essere scambiato a 112,56 rimanendo appena al di sopra del minimo registrato durante la notte di 111,89 Yen. Lunedì il presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha annunciato le proprie dimissioni quando il suo successore, Jerome Powell, farà il giuramento. Sebbene i mandati all’interno del board durino circa 14 anni, è comune per i presidenti in pensione lasciare il board come cortesia al loro successore.
Si prevede che i movimenti valutari saranno scarsi per il resto della settimana, con gli investitori che si preparano per le festività di giovedì del giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti.